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Salone del Libro: l’intervento di Dacia Maraini per Extra

Immaginazione, curiosità, solitudine e libertà: sono alcuni dei temi affrontati dalla scrittrice, poetessa e drammaturga Dacia Maraini durante il suo intervento di ieri sera ad Extra, la versione virtuale del Salone del Libro di Torino che si sta svolgendo in questi giorni, dal 14 al 17 maggio.

La Maraini ha iniziato parlando dell’importanza della lettura e del suo significato. Leggere significa riscrivere un libro; mettere in moto l’immaginazione, che è il motore più vivo, più forte e più potente del nostro corpo. L’immaginazione ci fa comprendere la bellezza del mondo ed anche il dolore degli altri: ci fa entrare in un giardino incantato. L’immaginazione sviluppa la curiosità e l’empatia. Leggere significa viaggiare nel tempo e nello spazio ed entrare in altri mondi diversi dal nostro. Si legge un libro quando si riesce ad immergersi totalmente in esso con tutti i 5 sensi; il libro diventa inebriante come una droga, ma una droga che porta alla vita, anziché alla morte. Leggere consente di allargare i nostri orizzonti e la nostra conoscenza, entrando in profondità. La differenza tra l’informazione e la formazione consiste proprio in questo: l’informazione è orizzontale, resta in superficie, mentre la formazione è una linea che entra in profondità, nell’abisso di ognuno di noi. I libri ci traghettano in profondità; ci formano e ci trasportano con i pensieri e con i sensi in altri luoghi ed in altri mondi. La scrittrice si è poi soffermata sull’importanza della lettura dei classici; se un libro è stato letto da tante generazioni è perché ha qualcosa da dire e trasmette un messaggio universale. Ciò non significa che non si debbano leggere anche i libri moderni, ma di loro sappiamo ancora poco; non sappiamo se davvero saranno in grado di parlare alle generazioni future. I classici invece sono eterni.

La Maraini ha poi consigliato un libro che per lei rappresenta la solitudine della quarantena e del momento storico che stiamo vivendo: Il compagno segreto di Joseph Conrad, che affronta il tema del doppio. Il capitano di una nave sente nella notte un rumore provenire dall’acqua; si avvicina e trova un uomo nudo esattamente identico a lui. E’ identico a lui nelle sembianze, ma non nella vita che ha condotto. E’ un uomo che ha ucciso un altro uomo in una rissa, seppur per difendersi: è un uomo che rappresenta l’oscurità insita in ognuno di noi. L’idea del doppio è un tema importantissimo in questo momento di profonda solitudine che ci avvolge. Ogni persona nasconde nella propria anima un lato oscuro, un aspetto che può portare al suo interno qualcosa di violento o anche pericoloso, di cui non vorremo sapere nulla, ma che va assolutamente affrontato per divenire consapevoli della nostra forza e dei nostri mezzi.

La scrittrice ha infine affrontato il tema della libertà; la nostra libertà deve necessariamente confrontarsi con la libertà altrui. Agganciandosi a questo tema, la Maraini ha letto un passo tratto dal suo libro La Grande Festa, che si riferisce al momento, davvero vissuto dalla scrittrice, in cui è stata rinchiusa con la propria famiglia in un campo di concentramento giapponese. Ha concluso poi l’intervento sottolineando l’importanza dell’altro e della socialità nella vita di ciascuno di noi.

Gli appuntamenti di Extra stanno continuando a susseguirsi in queste ore in un flusso ininterrotto di live  sul sito del Salone e di dirette Facebook: oggi, tra i tanti, ci sono stati gli interventi di Ezio Mauro, Jovanotti, Joseph Stiglitz, Lilli Gruber, Jared Diamond e Salman Rushdie. Gli appuntamenti culmineranno nella maratona di domenica 17 maggio, condotta da Nicola Lagioia e Marco Pautasso. Tra gli artisti che interverranno domani troviamo Silvia Avallone, Alessandro Barrico, Levante, Fabrizio Bosso, Massimo Gramellini, Jasmine Trinca e Roberto Saviano. Il titolo di questa edizione del Salone del Libro “Altre forme di vita”, scelto prima della pandemia, si è davvero rivelato azzeccato e profetico.

Nazarena Bignami

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