Arte

Sentimento e osservazione – Arte in Ticino 1850-1950

È esposto dal 9 maggio – e continua fino a dicembre 2021 – “Sentimento e osservazione – Arte in Ticino 1850-1950“: nelle collezioni del MASI si rispecchia l’evoluzione della recente storia dell’arte ticinese. Dal XIX secolo, questa non è solamente improntata dalla comunità artistica regionale, bensì anche dagli artisti, collezionisti, commercianti e studiosi che hanno scelto il Ticino come patria d’adozione. In particolare, nelle collezioni viene rappresentata la caratteristica ambivalenza del Canton Ticino, con la sua identità culturale italiana da un lato e l’appartenenza politica allo stato federale svizzero dall’altro.

La presentazione delle collezioni del MASI, arricchita da prestiti autorevoli, intende offrire una visione di come l’arte in Ticino – a partire dalla fondazione dello Stato federale svizzero nel 1848 fino alla fine della seconda guerra mondiale – si sia dinamicamente evoluta nel suo contesto culturale specifico, e quali siano state le influenze provenienti dal Sud e dal Nord che si sono affermate nella regione. Il percorso espositivo ne segue alcune tappe fondamentali: dal Realismo, all’Impressionismo fino al Post-Impressionismo; attraverso il Simbolismo, il Fauvismo, l’Espressionismo, la Nuova Oggettività e il Realismo Magico si giunge alle prime fioriture del Surrealismo.

Immagine fornita dal promotore: Marianne von Werefkin, Il Ticino, 1927, Olio e tempera su cartone, 44.3 x 58 cm, Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano. Collezione Cantone Ticino.

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