Televisione

Sky Italia rende omaggio all’autore e regista Mattia Torre

Sky Cinema Italia celebra la settima arte «con i grandi film, i prodotti più innovativi ma anche attraverso la memoria; e Mattia è stato uno dei talenti più luminosi degli ultimi anni», lo spiega all’ANSA Nicola Maccanico – Executive Vice President Programming di Sky Italia e Ceo di Vision Distribution – parlando dell’omaggio che Sky Cinema Uno renderà domani a Mattia Torre, a un anno dalla prematura scomparsa.
Un viaggio nelle opere dell’autore e regista, che ha firmato cult come Boris, La linea verticale (ispirata alla sua esperienza da ‘paziente’ in ospedale), fino al suo ultimo lavoro da sceneggiatore, la commedia Figli diretta da Giuseppe Bonito e interpretata dagli amici Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea, vincitrice di tre Nastri d’argento.

Sky Cinema Uno gli dedica, alle 20.45, anche una puntata speciale di 100X100 Cinema nata da un’idea del suo amico e produttore storico Lorenzo Mieli e da Maccanico, condotta da Francesco Castelnuovo. Ci saranno i ricordi di alcuni di amici e colleghi come Mastandrea, Pietro Sermonti, Paolo Calabresi, Valerio Aprea e Geppi Cucciari.
La programmazione dedicata inizierà alle 12.25 con i quattro episodi della miniserie originale Sky Dov’è Mario?, da un’idea di Corrado Guzzanti. Alle 15.25 andranno in onda gli otto episodi di La linea verticale, tratta dal romanzo scritto da Torre e interpretata da Mastandrea. Alle 19.00 Figli, nato da un monologo teatrale e concluso dopo la sua morte. A chiudere la serata alle 21.45 Boris – Il film, realizzato dopo le tre stagioni dell’omonima serie tv, che per l’occasione torna disponibile on demand su Sky e NOW TV (dove ci saranno anche tutti gli altri titoli dell’omaggio).

«Torre sapeva prendere in giro anche in maniera dura alcuni tic del nostro tempo ed era bravissimo a interpretare gli esseri umani – spiega Meccanico – Era uno scopritore di emozioni. Lo abbiamo perso troppo presto ma ci ha lasciato tanto. Può essere di grande ispirazione per noi e per le future generazioni che lavoreranno sul cinema e la serialità televisiva». (Fonte ANSA).

 

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