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Tra Ticosa e Museo, le novità del Museo della Seta

Ticosa, un edificio che continua a fare la storia di Como, anche dopo la sua dismissione, un nome diventato sinonimo di fallimenti urbanistici che si trasforma in memoria e arte nelle fotografie di Gin Angri. “Ticosa. Immagini da una storia dispersa” è un racconto per immagini che è occasione di conoscenza e consapevolezza, in cui il passato diventa stimolo per la rigenerazione urbana attraverso processi partecipati che coinvolgano non solo forze economiche e politiche, ma anche sociali e associative.

Una cronostoria che si fonde con il Museo della Seta, simbolo della realtà industriale comasca, in un percorso che lega la città da più di cento anni.

Il viaggio parte dalle centoventi fotografie di Gin Angri che documentano quanto è accaduto nell’area della Ticosa dal 1980 al 2022: dallo sciopero antifascista del 1944 al boom economico sino alla crisi, la realtà della dismissione, dell’occupazione e del “riuso” da parte dei lavoratori extracomunitari, l’abbandono fino alle demolizioni e alla continua procrastinazione di ogni ipotesi di soluzione.

Il viaggio continua al Museo della Seta attraverso il racconto impalpabile della memoria dei lavoratori che hanno costruito l’immagine serica della città, tra tecnologia, ingegno e condizioni di lavoro lontane dalla mentalità contemporanea ma espressione di un mondo che non può essere dimenticato.

Giovedì 21 aprile ore 14 via Mulini e successivamente al Museo della seta in via Castelnuovo.

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