Cinema

Va ad Alexander Nanau il premio Diritti Umani di FFDUL

Quest’anno il premio Diritti Umani per l’Autore del Film Festival Diritti Umani Lugano (FFDUL) va ad Alexander Nanau, che con il suo film Collective, candidato all’Oscar, ha voluto sottolineare l’importanza fondamentale di un giornalismo coraggioso e libero, svelando la corruzione politica, la malasanità e le menzogne del governo rumeno nei confronti di un intero popolo.

«Un film che si dimostra estremamente attuale, a maggior ragione alla luce di questi due anni di pandemia in cui la gestione della sanità di molti governi è stata spesso messa in discussione, dimostrando i suoi limiti e la sua fragilità», spiega Antonio Prata, direttore di FFDUL. «Collective di Alexander Nanau evidenzia inoltre la rilevanza e il valore imprescindibile di un’informazione libera, che non ha paura del potere e che indaga in nome della verità e della giustizia. Durante questa ottava edizione, avremo il piacere di accogliere tra noi un regista molto attento a trovare il modo giusto per raccontare i suoi soggetti, attraverso una franchezza di linguaggio che, come in Toto and his sisters, altro film che mostreremo al nostro pubblico, ci restituisce uno sguardo sempre attento verso la marginalità ma anche verso la bellezza delle persone e la possibilità/libertà che ognuno deve sempre potere avere per dare una svolta alla propria vita, nonostante le avversità».

«L’urgenza della pandemia ha purtroppo messo in secondo piano la violazione – spesso violenta – dei diritti umani. La mission del FFDUL è offrire uno spazio d’attenzione in cui si valorizzano dei film, molti dei quali inediti, nei quali le qualità cinematografiche sono sempre funzionali alla forza delle storie narrate», afferma Roberto Pomari, presidente FFDUL. «Attraverso i dibattiti e gli incontri, che appartengono alla tradizione del nostro Festival, vogliamo tornare a coinvolgere il pubblico sulle urgenze umanitarie del nostro tempo», conclude il presidente.

 

Anteprime del Festival

Per avvicinarci al festival, il Film Festival Diritti Umani Lugano (13-17 ottobre 2021) ha in programma tre appuntamenti insieme ad altrettante realtà del territorio. Il primo in ordine di tempo sarà la proiezione in anteprima svizzera, dell’acclamato Notturno di Gianfranco Rosi (recensione del film su L’Osservatore n°37/2021), che sarà possibile vedere sabato 11 settembre a Babel – Festival di letteratura e traduzione di Bellinzona, in collaborazione con il Circolo del cinema di Bellinzona. Successivamente, sabato 18 settembre, dalle 11.00 alle 17.00, FFDUL sarà alla Giornata di solidarietà Mondo al Parco organizzata da Fosit (Federazione delle ONG della Svizzera italiana) al Parco Ciani di Lugano. Come ogni anno FFDUL avrà una postazione insieme alla Fondazione Diritti Umani. A pochi giorni dall’inaugurazione del Festival, infine, domenica 10 ottobre, FFDUL sarà al MuseoVincenzo Vela a Ligornetto, all’interno della rassegna – organizzata in occasione del bicentenario della nascita dell’artista – Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?, con la proiezione de Il Gattopardo di Luchino Visconti, nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna in cui è splendidamente illustrata una rivoluzione senza fine affinché «tutto cambi perché nulla cambi».

 

La sale e lo streaming

Per ospitare il pubblico del Festival saranno allestite, a Lugano, le sale storiche di FFDU: il cinema Corso e il cinema Iride.  A causa della perdurante incertezza, nel 2021 il FFDUL ha comunque predisposto una piattaforma internet (www.festivaldirittiumani.stream) che permetta lo streaming di una selezione di film e di dibattiti, qualora il Festival non possa avvenire in presenza, con una formula ripensata in funzione del mezzo digitale. Il Festival quest’anno non organizzerà̀, invece, eventi collaterali per concentrare le sue forze sul ritorno del pubblico in sala.

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