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Villa Saroli accoglie Anne-Sophie Subilia, Premio svizzero di letteratura 2023

Anne-Sophie Subilia.  © Editions Zoé-Romain Guélat

La stagione della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana prosegue sabato 21 ottobre alle ore 16.30: la pluripremiata romanziera e poeta svizzera-belga Anne-Sophie Subilia presenterà a Villa Saroli a Lugano L’Épouse (Zoé 2022), libro con cui ha vinto un Premio svizzero di letteratura 2023, tradotto quest’anno da Carlotta Bernardoni-Jaquinta per Gabriele Capelli Editore e disponibile in libreria da lunedì 23 ottobre. Saranno presenti l’autrice e la traduttrice, modera Yari Bernasconi. Letture di Jasmin Mattei.

Il romanzo è ambientato a Gaza nel 1974. Protagonista è Piper, moglie di un delegato della Croce Rossa internazionale, che vive una quotidianità solitaria nella casa ai confini della città: il marito è impegnato fino a sera, a volte si assenta per giorni di missione come osservatore nelle prigioni israeliane. Lei si occupa dell’appartamento, pulisce continuamente la sabbia che s’insinua dappertutto, esce a fare spese in un mondo sconosciuto di cui non conosce la lingua. Si aggrappa alle poche relazioni possibili: conosce Hadj, vecchio giardiniere palestinese incaricato di far fiorire il giardino (fatto letteralmente di sabbia); la psichiatra Mona, che ha studiato all’estero e appare alla “moglie” ben più emancipata di lei, e Naima, figlia di pescatori che vive in una baracca sulla spiaggia, con cui può scambiare poco più che sorrisi. Piper fa il possibile per crearsi relazioni e impegni ma si sente sempre e soltanto la moglie del delegato: soffre per la mancanza di un ruolo suo, vive con dolore il fatto di essere una privilegiata, è frustrata dall’impossibilità di ribellarsi alla violenza israeliana a cui assiste, che spezza la liricità del racconto concretizzandosi in posti di blocco improvvisi, demolizioni di abitazioni povere e arresti arbitrari. “La moglie” rischierà di scivolare nella malinconia, allontanandosi dal marito. Saprà salvare se stessa e la sua relazione, evitando di diventare a sua volta vittima dell’ingiustizia che regna in quella terra martoriata? Sarà difficile quanto far fiorire un giardino di sabbia.

«Anne-Sophie Subilia» – si legge nella motivazione del Premio svizzero di letteratura 2023 – «ci regala ciò che la letteratura ha di più prezioso: un linguaggio concreto e delicato, adeguato alla storia che sta raccontando. Per la sua protagonista crea una fragile lingua fatta di sabbia in cui tracciare le linee di una vita tutta da inventare». Scrivere “la moglie” invece di “Piper”, spiega la stessa Anne-Sophie Subilia «mi ha permesso di creare una figura più impersonale in cui molte donne potrebbero riconoscersi. Ho voluto evidenziare la lentezza del percorso di emancipazione femminile, oltre al senso di solitudine in terra straniera. La scelta di ambientare la storia a Gaza la rende immediatamente politica, la prospettiva che più mi interessa è quella della quotidianità delle vite, le relazioni, la ricerca di senso».

Anne-Sophie Subilia (Losanna, 1982) è svizzera-belga. Ha studiato letteratura francese e storia all’Università di Ginevra. Si è laureata all’Istituto letterario svizzero di Bienne. Poeta e narratrice, è autrice di L’Épouse (Zoé, 2022), abrase(Empreintes, 2021, borsa di studio Pro Helvetia), Neiges intérieures (Zoé, 2020, Zoé poche 2022), Les hôtes (Paulette, 2018), Qui-vive (Paulette, 2016), Parti voir les bêtes (Zoé, 2016, Arthaud poche 2018, borsa Leenaards) e Jours d’agrumes (L’Aire, 2013, premio ADELF-AMOPA 2014).

Presentazione organizzata da Gabriele Capelli Editore col sostegno dell’Ufficio Federale della Cultura / Premi Svizzeri di Letteratura e Pro Helvetia. Si tratta della prima presentazione nella Svizzera italiana. L’incontro si terrà in italiano (se con dialogo in francese, è prevista la traduzione consecutiva). Evento a ingresso libero con prenotazione fortemente consigliata sul sito della Casa della Letteratura.

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