Musica

37 note sul tappeto turchese dell’Eurovision 2025

L’Eurovision Song Contest, dal 13 al 17 maggio, torna in Svizzera, dove tutto è cominciato: la prima edizione del prestigioso concorso musicale si tenne infatti a Lugano nel 1956 e vide trionfare l’elvetica Lys Assia, con la canzone Refrain. Basilea è pronta ad accogliere artiste e artisti provenienti da 37 paesi: a raccogliere il testimone, dopo i vittoriosi Nemo (con The Code nel 2024) e Céline Dion (con Ne Partez Pas Sans Moi nel lontano 1988), sarà la musicista 24enne Zoë Më, di origini basilesi ma residente a Friburgo, che rappresenterà la Svizzera. Porterà in gara Voyage, una ballata in francese che invita all’empatia e alla gentilezza, con immagini poetiche come quella dei fiori che fioriscono solo se innaffiati. Zoë Më, il cui nome significa “vita” in greco e “occhio” in giapponese, ha iniziato a scrivere le sue canzoni all’età di dieci anni. Il suo talento è stato riconosciuto più volte: nel 2024 ha ricevuto i titoli “SRF 3 Best Talent” e “RTS Artiste Radar”. Il suo EP bilingue Dorienne Gris le è valso anche la partecipazione a rinomati festival come il Montreux Jazz Festival e il Luzern Live.

Il concorso musicale, che durerà fino a sabato, si è aperto con una sfilata a Basilea: sul più grande tappeto turchese della storia dell’ESC, hanno sfilato le 37 delegazioni dei Paesi partecipanti all’ESC e i loro candidati. La cerimonia di apertura è stata caratterizzata anche da alcune proteste contro la partecipazione di Israele alla competizione.

I bookmakers di tutto il mondo hanno già previsto i probabili vincitori e, secondo i più importanti siti di scommesse, la vittoria sarà una gara a due fra Svezia e Austria. Il trio composto da Kevin Holmström, Axel Åhman e Jakob Norrgård, i KAJ, che portano in gara il brano Bara Bada Bastu, rappresentano la Svezia anche se, di fatto, si sono formati nel 2009 in Finlandia. La loro musica onde melodie folk nordiche, pop contemporaneo e un certo gusto teatrale nelle performance. A contendere la vittoria ai KAJ c’è JJ, Johannes Pietsch: nato in Austria nel 2001, è cresciuto a Dubai prima di tornare a Vienna nel 2016. Il brano che porta all’ESC è Wasted Love. Tra i favoriti anche Francia, Israele e Paesi Bassi, rappresentate da Louane (Maman), Yuval Raphael (New Day Will Rise) e Claude (C’est la vie).

Per l’Italia gareggerà Lucio Corsi con Volevo essere un duro, mentre Gabry Ponte, per San Marino, canterà Tutta l’Italia. L’Albania propone un brano del duo Shkrdra Elektronike: la loro Zjerm fa riferimento alla purificazione e alla rinascita di fronte alle avversità. Le altre canzoni in lizza sono: Survivor di Parg (Armenia), brano pop-rock sulla resilienza; Milkshake Man di Go-Jo (Australia), con note psichedeliche; Run With U della rockband Mamagama (Azerbaijan); Strobe Lights, brano dalle sonorità techno di Red Sebastian (Belgio); Kiss Kiss Goodbye di Adonx (Cechia); Poison Cake di Marko Bošnjak, revenge song che esalta la necessità di trovare la forza in sé stessi (Croazia); Hallucination di Sissal (Danimarca); Shh di Theo Evan, brano club-pop (Cipro), Espresso Macchiato del rapper Tommy Cash (Estonia); Ich Komme, canzone dall’impronta disco dance firmata da Erika Vikman (Finlandia); Baller del duo Abor & Tynna (Germania); Asteromáta di Klavdia, che immagina il dialogo tra una madre e suo figlio lontano (Grecia); Laika Party di Emmy, sulla prima cagnolina spedita nello spazio (Irlanda); Róa del duo electro hip hop Væb (Islanda); Bur man laimi, canzone del gruppo folk Tautumeitas (Lettonia); Tavo akys della rock band alternativa Katarsis (Lituania), e La poupée monte le son di Laura Thorn (Lussemburgo).

In gara anche Malta, Montenegro e Norvegia, rappresentate da Miriana Conte (Kant), Nina Žižić (Dobrošli) e Kyle Alessandro (Lighter, canzone struggente che ricorda la madre del cantante morta di cancro). Basilea vedrà arrivare anche la polacca Justyna Steczkowska (Gaja), la band portoghese Napa (Deslocado) e il trio pop country inglese Remember Monday (What the Hell Just Happened?). Mila di Princ (Serbia) è un manifesto d’amore che sostiene come, quando si ama davvero qualcuno, si deve anche essere disposti a lasciarlo andare; How Much Time Do We Have Left di Klemen (Slovenia) riflette sui temi della fragilità della vita e della scarsità del tempo che abbiamo a disposizione pur dandolo scontato; Esa Diva di Melody (Spagna) parla di una donna nata per essere diva ma non per calpestare le altre donne; Bird of Pray del gruppo rock alternativo Ziferblat (Ucraina), è un canto di sopravvivenza e di speranza; Freedom di Marian Shengelia (Georgia) è un inno alla libertà.

Il 69° Eurovision Song Contest è realizzato dal gruppo di progetto ESC della SRG SSR con il team di progetto della città di Basilea e l’Unione europea di radiodiffusione (UER). Le semifinali, condotte da Hazel Brugger e Sandra Studer, saranno trasmesse in diretta dalla St. Jakobshalle su RSI LA 1 il 13 e 15 maggio 2025 e la finale, che vedrà la partecipazione di Michelle Hunziker, il 17 maggio 2025. Le semifinali saranno trasmesse anche da Rai2 e RaiPlay, mentre la finale andrà in onda su Rai1, sempre in prima serata, con copertura anche su RaiPlay e Rai Radio2.

L’ordine di uscita completo vede nella prima semifinale di martedì 13 maggio: Islanda, Polonia, Slovenia, Estonia, Spagna (già qualificata alla finale), Ucraina, Svezia, Portogallo, Norvegia, Belgio, Italia (già qualificata alla finale), Azerbaigian, San Marino, Albania, Paesi Bassi, Croazia, Svizzera (Paese ospitante, già qualificata in finale) e Cipro.

Nella seconda semifinale di giovedì 15 maggio, l’ordine prevede: Australia, Montenegro, Irlanda, Lettonia, Armenia, Austria, Regno Unito (già qualificato alla finale), Grecia, Lituania, Malta, Georgia, Francia (già in finale), Danimarca, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Israele, Germania (già qualificata alla finale), Serbia e Finlandia.

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