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Il 28 agosto la quarta edizione del MEM Summer Summit all’USI

 

L’evento, organizzato dall’Università della Svizzera italiana con il sostegno del Dipartimento federale degli affari esteri, avrà luogo in parte nell’Aula magna del Campus Ovest di Lugano e in parte a distanza, tramite il sito del MEM Summer Summit. Giunto alla sua quarta edizione, il Forum propone gli interventi di personalità politiche, rappresentanti delle istituzioni, imprenditori, accademici, intellettuali e artisti, in merito alle grandi questioni che coinvolgono la regione del Medio Oriente Mediterraneo. Tra i temi di quest’anno, le configurazioni geopolitiche, la sfera religiosa, le dinamiche economiche, i sistemi alimentari e il ruolo del cinema per promuovere nuove narrazioni della regione.

Il 2020 sarà ricordato come l’anno della pandemia COVID-19 e del crollo del prezzo del petrolio, e di inaspettati sconvolgimenti che hanno interessato questa regione, ma che sono arrivate sino alle periferie europee. Vengono firmati gli Accordi di Abramo che includono Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Marocco e Sudan, Israele, aggregando Egitto e Arabia Saudita, con uno sguardo sull’Iraq. L’asse “Fratellanza-sciiti” riunisce Gaza, Qatar, Turchia e Iran con il sostegno ad hoc della Russia. In concomitanza con questi sconvolgimenti sismici, Beirut esplode, rifugiati e migranti illegali si riversano in Europa; il Presidente turco Erdogan cerca di fare di Istanbul il centro globale dell’Islam. Nel 2021 la regione del Medio Oriente e Mediterraneo è interessata dalla visita del papa in Iraq, dalla ripresa del conflitto israelo-palestinese definita dal professor Kepel “la guerra degli undici giorni”, dall’aggravarsi della crisi socio-economica in Libano, dall’instabilità politica e dall’ingovernabilità della Tunisia, dal ritiro degli Stati Uniti dalla regione e dall’Afghanistan dove i talebani hanno riconquistato spazio e potere. Il 2021 è anche anno di ricorrenze: sono trascorsi dieci anni dalle Primavere arabe e dal conflitto in Siria; vent’anni dagli attentanti terroristici dell’11 settembre, che sconvolsero radicalmente le relazioni internazionali. Come è cambiato il terrorismo in questi anni e dove sta andando la regione del Medio Oriente Mediterraneo sono due delle complesse questioni che verranno affrontate durante il MEM Summer Summit 2021.

Il programma della giornata inizierà con i saluti del Rettore dell’USI Boas Erez, a cui seguiranno gli interventi del consigliere federale Ignazio Cassis, capo del Dipartimento federale degli affari esteri, e del Ministro degli Esteri dell’Oman, Sayyid Badr bin Hamad bin Hamood Al Busaidi. Si terrà poi una discussione tra i due Ministri degli Esteri e i giovani, moderata da Diana Segantini. A seguire un video-messaggio di Geir Otto Pedersen, inviato speciale dell’ONU per la Siria.

Nel corso del Forum sono previste quattro sessioni tematiche (in inglese e francese, con traduzione simultanea in italiano). La prima sarà incentrata sulle nuove configurazioni geopolitiche nella regione, delle quali discuteranno il Principe saudita Turki Al-Faisal, Presidente del Centro studi King Faisal Center for Research and Islamic Studies, che converserà con Gilles Kepel, professore all’USI e alla PLS Paris Sciences et Lettres-École Normale Supérieure. La sessione sarà condotta da Matteo Legrenzi, Professore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Nella seconda sessione si discuterà della sfera religiosa e saranno protagonisti Wasim Salman, Professore del Pontificium Institutum Studiorum Arabicorum et Islamicorum PISAI (Siria), Nayla Tabbara, Presidente della Fondazione Adyan (Libano), e Mario Giro della comunità Sant’Egidio (Italia). La sessione sarà condotta da Luca Steinmann, giornalista (Fondazione Federica Spitzer, Facoltà di Teologia di Lugano).

Il terzo incontro verterà sullo sviluppo economico della regione, in particolare sui grandi porti e il ruolo delle nuove potenze nel Mediterraneo. Li illustreranno Giampiero Massolo, Presidente di Fincantieri e dell’ISPI (Italia), Patrice Bergamini, Vice-president Public Affairs and Governmental Contracts Business Development di CMA CGM Group, (France), Karim El Aynaoui della Faculté de Gouvernance, Sciences Economiques et Sociales, Policy Center for the New South (Marocco) e Pascal Ausseur, Vice-Admiral e General director dell’Institut Fondation méditerranéenne d’études stratégiques (Francia).

L’ultima sessione sarà dedicata al tema dei sistemi alimentari, che verranno spiegati da Christian Frutiger, Ambasciatore, Assistant Director General, Head of Global Cooperation (Svizzera), Giorgio Marrapodi, Direttore generale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri italiano, e Pio Wennubst, Ambasciatore alla Missione permanente della Svizzera presso l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura FAO a Roma. La sessione sarà condotta dal Professore dell’USI Emiliano Albanese.

Infine si parlerà di cinema e del ruolo che esso svolge per promuovere narrazioni nuove e positive della regione con Giona Nazzaro, Direttore del Film Festival Locarno, e il regista giordano Bassel Ghandour. Chiuderanno il Forum Boas Erez e Gilles Kepel.

Inoltre, questa edizione riproporrà quale parte integrante e importante del programma anche il Seminario dedicato ai giovani della regione, per cui sono stati selezionati una trentina di change-maker, che si riuniranno a Lugano dal 20 al 28 agosto 2021 e che potranno partecipare alle sessioni tematiche.

Anche quest’anno l’evento organizzato dall’Università della Svizzera italiana gode dell’importante sostegno del Dipartimento federale degli affari esteri della Confederazione Svizzera (Divisione Medio Oriente e Africa del Nord), della Città di Lugano e della Media partnership con SRG SSR – RSI.

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