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“Abitare l’Entre-deux”, i nuovi spazi sociali in mostra a Villa Saroli

Si inaugura sabato 13 aprile alle ore 18.30, presso la limonaia di Villa Saroli, la mostra Abitare l’Entre-deux, organizzata dall’Istituto Internazionale di Architettura e curata da Nairi Arzoumanian, architetta e giurista francese di origini armene, e Daphné Bengoa, regista e fotografa svizzera di origine greca e basca.

La pandemia di Covid-19 ha amplificato l’importanza del concetto di spazio abitativo, mettendo in risalto la fluidità dei confini tra interno ed esterno, pubblico e privato. Siamo stati costretti a vivere in uno spazio limitato, ma allo stesso tempo abbiamo cercato nuove forme di comunicazione e interazione. In questo contesto, l’entre-deux, emerge come un’idea ancora più rilevante, riflettendo la complessità dei confini spaziali e la necessità di adattarsi a nuove modalità di vita.

«Abbiamo reinventato le nostre case e i nostri quartieri per evitare di chiuderci in noi stessi, cercando altre sfere di intimità e di collettività. Affacciarsi alla finestra per osservare la strada, suonare un concerto in balcone, fare un aperitivo a distanza nel cortile. Queste pratiche avevano in comune lo stesso desiderio: quello di preservare la dimensione sociale pur assicurando la distanza necessaria a frenare la pandemia» spiegano le curatrici Nairi Arzoumanian e Daphné Bengoa.

Sono gli spazi intermedi, quelli che rappresentano il limite tra interno ed esterno, tra l’intimità di una stanza e la condivisione di una strada, a meglio rappresentare questa necessità di socializzazione a distanza. Così ingressi, soglie, corridoi, finestre, balconi, logge, ma anche vani scale, pianerottoli, tetti, cortili interni, giardini, strade, si sono trasformati per acquisire forme ed espressioni differenti, sono diventati nuovi luoghi di aggregazione. Il progetto, iniziato nell’estate del 2021, estende una ricerca avviata due anni fa in ambito accademico. I casi studio rappresentati all’interno dell’esposizione mostrano diverse tipologie di soluzione e provengono da tre diverse regioni linguistiche del Paese.

Sempre a Villa Saroli, alle ore 17.00, sarà possibile partecipare ad un incontro intitolato Entre-deux Talk. Una conversazione con le curatrici Nairi Arzoumanian e Daphné Bengoa, Annalisa Viati Navone, professore ordinario HdR di Histoire et Cultures architecturales (HCA) all’Ecolenationale supérieure d’architecture de Versailles e l’architetto ticinese Giacomo Guidotti, autore del progetto ticinese in mostra, professore alla HES di Friborgo e contitolare dello studio Guidotti e Guidotti di Monte Carasso.

Alle ore 15.00 verrà inoltre presentato il Quaderno tematico incentrato sulla Città di Lugano e il suo sviluppo territoriale, uno strumento divulgativo che offre alla popolazione luganese uno sguardo esterno sugli sviluppi in corso, pubblicato dalla casa editrice Hochparterre di Zurigo. Lugano è il primo comune del Ticino ad essere presentato in un numero tematico. Parteciperanno: Andrea Felicioni, Direttore della Divisione pianificazione, ambiente e mobilità (DPAM) della Città di Lugano; Hope Strode, architetta del paesaggio, studio DeMolfetta Strode; Cristina Zanini Barzaghi, Municipale Città di Lugano. Modera l’evento la politologa Maarit Stroeble, redattrice Hochparterre. Completano la giornata un atelier per bambini e un vivace mercatino primaverile. Un’occasione, a partire dalle ore 12.00, per godere del Parco e dove si potranno trovare oggetti di design, prodotti di artisti locali, una selezione di piantine, sementi e buon cibo.

La mostra Abitare l’Entre-deux approda alla Villa Saroli di Lugano dopo essere stata a Ginevra e all’Università di Montreal. È aperta al pubblico dal 13 aprile al 9 maggio 2024: Lu-Gi, ore 12-18; Ve, ore 14-18.

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