Architettura

“Archi” riflette sul ruolo del modello nell’architettura svizzera

Nelle scuole d’architettura svizzere è a tutt’oggi diffusissima la pratica di costruire modelli: essi vengono considerati un ausilio alla progettazione e alla presentazione di ciò che si è concepito. Gabriele Neri e Alberto Bologna, curatori di La cultura del modello in Svizzera, nuovo numero della rivista Archi, hanno preso spunto da questa constatazione per chiedersi: «Che ruolo occupa il modello architettonico all’interno della cultura progettuale svizzera nel XX e XXI secolo? In quali modi è stato utilizzato questo straordinario e polisemico dispositivo – e con quali obiettivi – nelle differenti discipline e dai diversi attori che partecipano alla teoria e alla pratica del costruire? È possibile affermare l’esistenza di una specificità – o addirittura di un’eccezionalità – della pratica del modello in Svizzera?».

I curatori abbozzano alcune ipotesi che potrebbero spiegare il particolare interesse elvetico per il modello (dalla complessa morfologia del territorio confederato, che ha spinto già nel Settecento a costruire plastici topografici, al gusto tutto svizzero per la miniaturizzazione), ma soprattutto lo indagano entrando negli atelier di numerosi architetti, celebri ed emergenti, attivi in Svizzera: Herzog & de Meuron, Peter Zumthor, Peter Märkli, Angela Deuber, Christian Kerez, Karamuk Kuo, Buchner Bründler, Stefano Moor e Meili, Peter & Partner. A testi che presentano il lavoro degli studi si aggiungono saggi che riflettono sul ruolo del modello in un mondo che tende verso la digitalizzazione.

Archi è la rivista svizzera d’architettura, ingegneria e urbanistica pubblicata da  espazium – Edizioni per la cultura della costruzione. È reperibile nelle librerie e sul sito di espazium.

In cima