Performance

“Chasing a Ghost” di Alexandra Bachzetsis apre il 31° FIT Festival

“Chasing a Ghost”. ©Mathilde Agius

La 31a edizione del FIT Festival, dedicata alle scritture femminili, si apre mercoledì 28 settembre sul palco della Sala Teatro del LAC alle ore 20.30 con Chasing a Ghost di Alexandra Bachzetsis, lavoro che ha debuttato all’Art Institute of Chicago. La coreografa, greca di nascita e svizzera di adozione, attinge dalla storia dell’arte, della musica, del cinema, della cultura popolare e della moda e le proietta sul corpo. Attraverso questo metodo di citazione, l’artista considera come i nostri corpi vengono utilizzati e possono essere attivati nelle discussioni odierne sempre più polarizzanti sull’identità. In Chasing a Ghost Bachzetsis crea continuamente un doppio: un doppio corpo, un doppio suono, un doppio spazio, una doppia immagine. Sfidando l’archetipo coreografico del duetto, la performance mette in scena questi doppi all’interno di uno spettro di violenza e desiderio. Al centro di questa dualità, un doppio in sé, è la nozione di perturbante: un fenomeno estraneo in un contesto apparentemente ordinario, ma anche il potenziale atto di trasgressione poiché i nostri impulsi repressi e il nostro subconscio possono in qualsiasi momento irromper nella nostra esperienza della realtà. Chasing a Ghost è una coreografia per cinque ballerini (inclusa l’artista stessa), uno spartito musicale originale suonato dal vivo da due pianisti, che eseguono una partitura originale di Lies Vanborm, e una scenografia che si alterna tra movimento dal vivo e immagine in movimento. Il duetto è trasformato in un quadro inquietante, il movimento tra due corpi in un evento angosciante e inaspettato, una perpetua folie-à-deux che sfida il modo in cui guardiamo noi stessi e gli altri.

Alexandra Bachzetsis al termine dello spettacolo, alle ore 21.45, converserà con Francesca Benini, curatrice del MASI Lugano. Introducono Tobia Bezzola, direttore del MASI, e Carmelo Rifici, direttore artistico del LAC.

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