Conferenza

“Cinque secoli di Chiasso confederata”, conferenza di Marino Viganò

Mappa topografica del “Mediolanensis Ducatus” (particolare), affresco. Cartoni di Egnazio Danti disegnati nel 1580-1582, Galleria delle carte geografiche, Musei Vaticani, Roma.

Il Centro Culturale Chiasso commemora i 500 anni dall’entrata di Chiasso nella Lega elvetica, proponendo una conferenza pubblica che vedrà quale relatore Marino Viganò, storico e direttore della Fondazione Trivulzio di Milano. L’appuntamento è per martedì 14 dicembre 2021, alle ore 20.30, nel Foyer del Cinema Teatro Chiasso. La relazione di Marino Viganò sarà accompagnata da un ricco apparato di materiale iconografico.

La definizione di “frontiera” e di una suddivisione di giurisdizioni più stabile tra la Confederazione dei cantoni elvetici e il ducato di Milano – visconteo, sforzesco e francese nell’età rinascimentale – si dipana su un lungo periodo che si estende sull’arco di ottant’anni, fra il 1439 e il 1521. Il nuovo scenario si delinea a tappe. Dapprima gli otto, e in seguito dieci Cantoni di quel tempo si affacciano a sud delle Alpi con progetti di espansione che si estendono ai laghi Verbano, Ceresio e Lario; vengono annessi de jure la Leventina (1480), la Riviera (1499), Blenio e Bellinzona (1503), le valli d’Ossola e Maggia, Locarnese e Luganese (1512). La conquista del Mendrisiotto avviene nel 1513, così come quella di Brissago, Luinese e Valtravaglia, seguita dalla Valcuvia nel 1514.

L’anno seguente l’espansione elvetica viene frenata dal regime francese che si era reinstallato a Milano. Ulteriori riassetti della situazione territoriale vengono influenzati dall’ambiguità del trattato di Friburgo del 1516, dall’accomodante politica del re di Francia nel 1517 e infine dal secondo crollo del governo gallico in Lombardia nel 1521. È in quest’ultimo contesto che si delinea l’inclusione decisiva del baliaggio di Mendrisio, soggetto a dodici cantoni sui tredici della Lega elvetica, e quindi l’entrata di Chiasso nella realtà confederata.

In cima