Cinema

David alla carriera per Milena Vukotic

Milena Vukotic riceverà il Premio alla Carriera nel corso della 69a edizione dei Premi David di Donatello. Il riconoscimento sarà assegnato venerdì 3 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione diretta da Carlo Conti e Alessia Marcuzzi. Sul red carpet ci sarà Fabrizio Biggio.

Milena Vukotic, romana, classe 1935, ha attraversato sessant’anni di storia del cinema, del teatro e della televisione in Italia. È stata protagonista di interpretazioni ricche di poesia e intelligenza che hanno affascinato molti grandi autori: da Federico Fellini (Giulietta degli spiriti) a Mario Monicelli (i primi due episodi della trilogia Amici miei), da Luis Buñuel (Il fascino discreto della borghesia, Il fantasma della libertà, Quell’oscuro oggetto del desiderio) a Ettore Scola(L’arcidiavolo, La terrazza), da Carlo Lizzani (La casa del tappeto giallo, Cattiva) a Dino Risi (Il giovedì, I seduttori della domenica), da Alberto Lattuada (Venga a prendere il caffè… da noi) a Carlo Verdone (Bianco, rosso e Verdone) fino a Ferzan Özpetek (Saturno contro, Un giorno perfetto). Accanto a Paolo Villaggio, nel ruolo iconico di Pina, è stata protagonista di sette dei dieci capitoli cinematografici dedicati al ragionier Ugo Fantozzi.

Di recente, in Ticino ha interpretato A spasso con Daisy, per la regia di Guglielmo Ferro, e Così è (se vi pare) diretto da Geppy Gleijeses. Nel 2021 è stata insignita del Castello d’onore di Castellinaria – Festival del cinema giovane di Bellinzona. Nel corso degli anni, ha ottenuto ben tre nomination al David come Miglior attrice non protagonista: nel 1983 per il film Amici miei – Atto II di Mario Monicelli, nel 1991 per Fantozzi alla riscossa di Neri Parenti, nel 2014 per La sedia della felicità di Carlo Mazzacurati. Accanto alla sua carriera cinematografica, che conta circa cento film, già a partire dalla metà degli anni Sessanta, Milena Vukotic ha lavorato come interprete teatrale, diretta da registi come Giorgio Strehler e Franco Zeffirelli, e televisiva, dal celebre sceneggiato Il giornalino di Gian Burrasca di Lina Wertmüller.

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