Teatro

Il FIT Festival si apre al Foce con Alessandra García

Alessandra García in Mujer en cinta de correr sobre fondo negro. Foto: Foto Compagnia Alessandra García

La 32esima edizione del FIT Festival prende il via venerdì 29 settembre alle ore 20.30 al Teatro Foce di Lugano con Mujer en cinta de correr sobre fondo negro della malaghegna Alessandra García, uno spettacolo ma soprattutto una radiografia dei quartieri umili di qualsiasi città. In scena tutta la vita della strada, il suo battito, la sua mischia, i suoi mille e uno incantesimi e paradossi, i dettagli meno visibili, i volti, gli sguardi, le mani, i profumi, le voci, i paesaggi, la battaglia quotidiana, la trincea che si apre tra bar, supermercati, auto in doppia fila e condomini con le tende da sole e senza ascensore. Uno spettacolo travolgente dove la García mette in scena sé stessa, un personaggio che, come se fosse un Georges Perec eccitato fino alle ciglia, vuole sapere tutto, vedere tutto, scrutare tutto, fino all’ultimo frammento di persone e cose. La performer dialoga con i diversi elementi che arrivano nello spazio: una corda di 9 metri, una palla gigante, un nastro, un danzatore gonfiabile con cui combatte una battaglia per la vita o per la morte. La flâneuse fa il suo lavoro a tutta velocità, senza tante cerimonie, conduce il pubblico mano nella mano e ne fa quello che vuole.

Nella prima giornata del festival andrà inoltre in scena Je Suisse (or not) di e con Camilla Parini, performance per uno o due spettatori per volta alla Turba di Lugano, in Via Cattedrale 11, del Collettivo Treppenwitz. Attraverso una narrazione del ricordo Camilla Parini compone e scompone un’idea di famiglia, di appartenenza identitaria e di memoria. Siamo ciò che ricordiamo? Quanto è importante il luogo da cui proveniamo? E le storie che ci raccontiamo? Tagliando e ricucendo ricordi fotografici, la performer condivide una versione inedita della sua storia personale giocando tra il reale ed il fantastico, tra l’incapacità di definirsi ed il bisogno di dirsi. Je Suisse (or not) andrà in scena dal 29 al 30 settembre, il 1° ottobre, e dal 6 all’8 ottobre. La maggior parte dei biglietti è già sold out: consultare il sito del LAC per vedere le date ancora disponibili.

Prende il via il 29 settembre anche TIB meets FIT 3.0, alla torretta Enderlin, all’interno del Parco Tassino. Una chiamata pubblica a tutti i cittadini di Lugano, o anche a chi è di passaggio, ad abitare questo luogo per condividere idee e vissuti passati sugli spazi per la cultura della città (con un focus specifico sugli anni 70-90) e su quelli potenziali, per provare a costruire una percezione stratificata tra memoria e intuizione. Per l’intera durata del festival sarà possibile incontrarsi alla Torretta – dal 29 settembre al 1° ottobre, e dal 3 al 7 ottobre, ore 11.00-19.30 – per dare voce ai contributi e alle testimonianze sia di ospiti invitati che di quelli inattesi, in modo che non vadano perduti. Ne terranno traccia due artiste del movimento Ticino is Burning (vincitore del Premio Svizzero delle Arti Sceniche 2022) con il desiderio di creare una mappatura totalmente arbitraria e di tessere nuove traiettorie. I contributi raccolti verranno condivisi l’ultimo giorno del festival, domenica 8 ottobre, in occasione dell’evento Alla luce dell’alba (ore 07.00). La torretta del Tassino sarà anche la possibilità di un ritrovo informale e conviviale prima degli spettacoli serali del festival.

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