Design

La “House of Switzerland” alla Milano Design Week

Sette giorni, sette esposizioni, tre piani e un tetto comune: durante la Milano Design Week 2023 del 17-23 aprile, la House of Switzerland Milano riunirà designer, studi e marchi svizzeri, come pure diverse istituzioni elvetiche, attive nell’ambito del design. Il programma prevede molteplici approcci al tema Urgent Legacy, che spaziano dalla produzione locale all’impiego responsabile dei materiali, dal riciclaggio all’upcycling e dalle soluzioni inclusive di design al confronto con la crisi climatica. La mostra collettiva sarà accompagnata da discussioni, workshop e proposte di mediazione interattive.

Prendendo spunto dal tema Urgent Legacy, la scena svizzera del design si confronta con le impellenti sfide globali e, presso la House of Switzerland Milano, presenta un’ampia gamma di soluzioni innovative. I riflettori saranno puntati su designer emergenti e studi indipendenti, affiancati da una selezione curata di marchi nonché da istituzioni attive nell’ambito della formazione e della ricerca. Nella selezione Emerging Talents, Pro Helvetia presenta nove giovani designer, i quali offrono soluzioni innovative contraddistinte da estetica e un uso oculato delle risorse. Cosa significa bellezza per chi non può vedere? Per la sua serie di bicchieri Eyes Closed, Alena Halmes trae ispirazione dall’invisibile. Alix Arto plasma l’interno e l’esterno, il chiaro e lo scuro con il pannello tessile Sur-Mesure da produzione sostenibile. Con il kit multifunzionale per neonati NewoEmma Casella suggerisce un nuovo uso della lana svizzera. Per il suo sistema di persiane Terra, Léon Félix si rifà alle proprietà rinfrescanti dell’argilla e dell’acqua e alla trasmissione di un tradizionale sapere arabo. Con le ciotole in alluminio Refonte, Nadia El-Hindi, Swann Fardel e Aurore Péry (Gradient Atelier) si chiedono in che misura nel 2023 un design innovativo possa ancora essere utile all’essere umano o al pianeta. Il loro approccio ispirato all’antidesign si confronta infatti con la responsabilità ecologica, sociale e politica del design contemporaneo. L’Herbier Project di Paula Cermeño León propone invece maschere per il viso artistiche che coniugano cosmesi naturali, produzione monouso e biodegradabilità. La zostera commestibile costituisce un alimento dalle grandi potenzialità future, tuttavia ancora poco conosciuto: lo Studio Carolien Niebling vi contribuisce mediante il lavoro in ceramica Plating Up the FutureErika Marthins (Studio Marthins) con il progetto React/Refract conduce ricerche al crocevia tra design computerizzato, robotica, lavoro manuale ed economia circolare. Lo sgabello di alluminio Y-Stool dello Studio Topo (Moritz Gysi, Linus Maurmann, David Walsh) combina infine riciclaggio e riduzione materiale.

Anche quattro scuole universitarie si confrontano con il tema «Urgent Legacy». La ECAL/University of Art and Design Lausanne presenta i lavori degli studenti del bachelor di design industriale realizzati nel quadro del workshop “Junkyard Diving – Exploring and creating out of our waste”, mentre il Politecnico federale di Zurigo ETH Zürich nell’esposizione interattiva “Inclusive Design – For a world without barriers”, si occupa di protesi e strumenti ausiliari sviluppati per e con persone con disabilità. Traendo ispirazione dal periodo del proibizionismo, con la mostra “Spirits – Excellent for the head” gli studenti del master in design dello spazio e della comunicazione della HEAD-Genève celebreranno rendono omaggio all’eredità di Ray Eames, Daisy Ginsberg, Eileen Gray, Anab Jain, Sophie Täuber-Arp, Magdalene Odundo e Valentine Schlegel. Nell’esposizione immersiva “New Territories – Shaping Design Cultures”, la FHNW Academy of Art and Design di Basilea presenta progetti che si confrontano con la cultura del design, la sostenibilità e l’integrazione digitale.

Ulteriori spunti saranno offerti da varie istituzioni. L’Istituto Svizzero inviterà i partecipanti al workshop DIY Academy del collettivo Inner Light a dare nuova vita ai loro abiti vecchi anziché disfarsene, grazie alla serigrafia e il cucito. La direttrice del mudac Beatrice Leanza svolgerà una conversazione con colazione dal titolo Making Things Public – The design of institutions now and then, a cui interverranno Johanna Agerman Ross (Victoria & Albert Museum, Londra), Aric Chen (Nieuwe Instituut, Rotterdam) ed Ewan McEoin (National Gallery of Victoria, Melbourne). Nella mostra “Paper Trail”, la NOV Gallery riunisce lavori di diversi studi che hanno come protagonista la carta intesa come materia prima. Embru, Lehni, Lichtprojekte Christian Deuber, Röthlisberger Kollektion, schindlersalmerón e Seledue,sei marchi svizzeri che puntano sulla produzione sostenibile, locale e durevole, presenteranno infine le proprie creazioni.

La “House of Switzerland Milano” è un progetto congiunto di Presenza Svizzera e della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia, realizzato in partenariato con Switzerland Global Enterprise / Swiss Business Hub Italy, la Fondazione Ikea Svizzera e Bally, e in collaborazione con la Swiss Design Association, il Consolato generale svizzero di Milano e la Casa degli Artisti. Dopo il successo della prima edizione del 2022, si è deciso di ampliare la «House of Switzerland Milano» al Fuorisalone 2023. Presso la Casa degli Artisti sarà creata una piattaforma per il design svizzero con un tema che varierà ogni anno.  Quest’iniziativa, programmata sull’arco di tre anni, intende offrire una vetrina internazionale ai partecipanti, così come l’opportunità di creare ponti con l’industria e il pubblico. I contributi verranno proposti al pubblico sotto la direzione artistica e la comunicazione visiva di Adeline Mollard (Zurigo/Svizzera), con la scenografia di Work Matter (Losanna/Svizzera) e la fotografia di Sara Bastai (Porto/Portogallo). La presenza svizzera alla Milano Design Week 2023 è consultabile sulla Swiss Design Map, curata dalla Swiss Design Association.

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