Teatro

“L’angelo della storia” arriva a Lugano con i Sotterraneo

© Giulia Di Vitantonio

Mercoledì 17 aprile alle ore 20.30, al Teatro Foce andrà in scena L’angelo della storia di Sara Bonaventura, Claudio Cirri e Daniele Villa, Premio Ubu 2022 come miglior spettacolo dell’anno. Si tratta dell’ultimo lavoro di Sotterraneo, collettivo fiorentino di ricerca teatrale, che dispiega davanti agli occhi della platea una costellazione di aneddoti storici paradossali: fatti e pensieri lontani fra loro ma uniti da quella tela di narrazioni, credenze, miti e ideologie che secondo lo storico Yuval Noah Harari compongono la materia stessa di cui è fatta la Storia.

Nel suo ultimo lavoro, il filosofo Walter Benjamin descrive un angelo che vola con lo sguardo rivolto al passato, dando le spalle al futuro: le macerie di edifici e ideologie si accumulano davanti ai suoi occhi – strumenti musicali in fondo all’oceano, radar malfunzionanti, balene spiaggiate – e l’angelo vorrebbe fermarsi a ricomporre i detriti – neonati morti, statue in Antartide, conigli fluorescenti–, ma una tempesta gonfia le sue ali e lo trascina inesorabilmente in avanti – danze isteriche di massa, paracaduti inceppati, gatti milionari: questa tempesta è ciò che chiamiamo progresso. Per quanto l’angelo osservi il susseguirsi degli eventi – mani sui tasti di un pianoforte, funghi atomici, cartoline nella giungla – e cerchi di resistere alla tempesta, non può fermarsi e intervenire, non può rincollare i pezzi e rifondare una realtà condivisa, non può fare assolutamente nulla per aiutarci – se non altro perché gli angeli non esistono. Quale altro essere senziente potrebbe provare a ricomporre l’infranto, smontare le narrazioni e – volando o meno – finalmente girarsi per proiettare lo sguardo in avanti?

«Oggi che la complessità ci richiede immaginari inediti e nuovi processi cognitivi – si legge nelle note di regia –, ci piace pensare che a teatro si possano recuperare narrazioni e circostanze a cui Sapiens ha aderito nei millenni, smontarle, ricombinarle, prenderne distanza allontanandoci nel tempo e cercare almeno un po’ di quella vertigine che coglie un astronauta quando osserva la Terra allontanandosi nello spazio».

Prevendite online sul sito luganolac.ch

In cima