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Lingua Madre, gli appuntamenti della settimana

“One More Jump”

Il palinsesto di Lingua Madre – capsule per il futuro prosegue con cinque appuntamenti: One More Jump (04.05), film di Emanuele Gerosa; Corso di persuasione (06.05) di Francesca Sangalli; Chaos (07.05), creazione sonora del progetto “Metastasis”; Un rito di passaggio (08.05)terza e ultima parte del documentario di Angela Dematté; Other Lands (09.05), progetto curato da Paola Tripoli. I contenuti di Lingua Madre sono accessibili gratuitamente sul sito del LAC.

 

One More Jump

Martedì 4 maggio, dalle ore 20.00 alle 23.00

Il film di Emanuele Gerosa racconta l’amicizia di due giovani atleti, Jehad e Abdallah, fondatori del Gaza Parkour Team, divisi da scelte di vita diverse, ubiti dall’amore per il Parkour e per la loro terra assediata; entrambi cercano, con esiti diversi, la strada che conduce alla libertà.

 

Corso di Persuasione

Giovedì 6 maggio, dalle ore 9.00

Il video artistico di Francesca Sangalli è dedicato al delicato tema della manipolazione e della persuasione occulta. Corso di persuasione si presenta come un vero e proprio corso – afferma Sangalli –; l’idea portante è sedurre lo spettatore offrendogli un addestramento a tutte le abilità da acquisire per condizionare gli altri, giocando sul filo della tecnica della comunicazione efficace. Un po’ ironizzando, rendendo paradossali alcune rivelazioni, si scivola nelle tecniche mutuate dall’ipnosi e dalla più oscura manipolazione. Queste pillole di Programmazione Neuro Lingustica (molto diffuse realmente anche sul web) prendono slancio dal metodo Bandler e Grinder, se ne allontanano, attingendo al meccanismo che sta alla base della persuasione pubblicitaria. Marleen Scholten è qui diretta con cura e precisione da Tindaro Granata.

 

Chaos (Metastasis)

Venerdì 7 maggio, dalle ore 9.00

Si tratta della seconda delle tre creazioni sonore del progetto “Metastasis”, ideato da Gabriele Marangoni, con la vocal performer Francesca Della Monica, il live electronics di Damiano Meacci e la voce recitante di Nello Provenzano: si consiglia di ascoltare Chaos in cuffia possibilmente muovendosi nelle ore di punta in un contesto urbano.

 

Ritorno alla comunità (Un rito di passaggio)

Sabato 8 maggio, dalle ore 09.00

La terza ed ultima parte di “Un rito di passaggio”, documentario in cui Angela Dematté, traduce in forma artistica una riflessione sul rito funebre nell’attimo della sua negazione.

 

Other Lands

Domenica 9 maggio, dalle ore 09.00

Il progetto con la curatela di Paola Tripoli intende porsi come uno spazio libero dalla retorica, in cui “l’artista dimenticato” si riappropria del pronome personale, della prima persona. Other Landsè uno spazio dedicato ad artisti e luoghi – Sudafrica, Egitto/Palestina, Polonia – in cui il rapporto tra creazione artistica e politica vive in zone di pericolo.  Inaugura il progetto Margine di errore, lavoro in cui il regista sudafricano Rudi Van der Merwe – ospite del FIT Festival 2019 – coinvolge la fotografa Lee-Ann Olwage, la poetessa Ronelda Kampfer, il rapper Churchil Naudè, artisti uniti dall’essere nati o dal conoscere bene la periferia di Città del Capo, le cosiddette Cape Flats, luoghi in cui esplodono le contraddizioni di una terra dominata da enormi disuguaglianze. Margine di errore riassume le opere dei tre artisti attraverso tre stanze, che si distinguono tra loro per la tipologia di contenuti e per la loro fruizione. Sarà un’immersione nel Sud Africa delle townships, con contenuti audio, quasi musiche, in lingua originale, l’afrikaans ma con traduzione disponibile, poemi/poesie colmi di dolore e di forza, di ballate rap e blues in forma video in Kaaps, dove la disperazione non lascia spazio mai all’odio. E si avrà modo anche di percorrere proprio le strade dei quartieri di cui Olwage, Naudè e Kampfer raccontano la vita, e grazie ad un click saremo a Eerste River, Khayelitsha, Stellenbosch. È così che quelli che sono nell’interstizio del margine di errore, coloro che sono ‘sbagliati’, hanno il coraggio di dare voce a tutti coloro che vivono ai margini.

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