Teatro

Macbeth ad impronta junghiana di Carmelo Rifici

Carmelo Rifici firma un Macbeth di impronta junghiana, in cui esplora l’interiorità degli attori e del pubblico. Macbeth, le cose nascoste torna in scena al Piccolo Teatro di Milano (dall’11 al 23 maggio) e al Teatro Argentina di Roma (dal 5 al 13 giugno).

Se la filosofia è lo strumento che accompagnò il lavoro su Ifigenia, la psicoanalisi è la chiave della genesi e della realizzazione di Macbeth. Esito di un lungo lavoro di ricerca, Macbeth, le cose nascoste ha debuttato al LAC di Lugano il 9 gennaio 2020 per poi interrompere bruscamente la sua vita a causa della pandemia; dopo la lunga pausa che ha costretto ad una lunga e sofferta sospensione delle attività dello spettacolo dal vivo e non solo, Macbeth, le cose nascoste viene riallestito e torna in scena dall’11 al 23 maggio al Piccolo Teatro, Teatro Strehler di Milano, e dal 5 al 13 giugno al Teatro Argentina, Teatro di Roma.

Il progetto è l’esito di un lungo lavoro di ricerca di cui le sedute di analisi guidate dal Dottor Giuseppe Lombardi, psicoanalista junghiano, e dalla Dottoressa Luciana Vigato, esperta di comunicazione non verbale e stili relazionali, sono stata parte integrante, sedute nelle quali, gli attori hanno ripercorso, in bilico tra le proprie esperienze personali e le suggestioni dell’opera, i temi del testo. Il progetto è stato articolato in tre parti, «la prima consiste in un’analisi degli attori coinvolti nello spettacolo. – ha dichiarato Rifici – Dai loro lati “nascosti” si passa alla seconda fase, quella del lavoro sui personaggi: Macbeth vuole scoprire che cosa c’è oltre le cose conosciute, vuole distruggere il senso delle cose. […] La terza sezione è invece legata al mondo infero delle streghe, di Ecate, il mare nero nel quale nuota inconsapevolmente la collettività, la comunità degli uomini». L’intento del progetto è offrire al pubblico la possibilità di riagganciarsi alla “strega interiore” lasciandosi guidare in un sogno collettivo, in un dialogo/confronto con la pulsione e il desiderio.

In cima