Fotografia

Odermatt: il sito per (ri)scoprire il primo poliziotto fotografo

Il poliziotto e fotografo svizzero Arnold Odermatt, morto il 19 giugno 2021 nella sua casa a Stans (Canton Nidvaldo) lascia una grande opera fotografica: «la sua eredità è un pezzo di storia culturale svizzera», si legge nel sito lui dedicato, un ricco archivio che riunisce informazioni, curiosità e fotografie, che documentano la vita e il lavoro di Odermatt e «l’invasione dei tempi moderni».

Suscitando inizialmente scalpore per documentare con la sua Rolleiflex gli incidenti stradali, Odermatt riuscì a convincere i propri superiori a trasformare una vecchia toilette della sede della Polizia in camera oscura provvisoria. Parallelamente all’attività di poliziotto, iniziata a Nidvaldo nel 1948, si avvia così la sua passione per la fotografia, che diverrà pubblica solo alla fine della sua carriera, nel 1990. È al figlio Urs Odermatt, regista teatrale e cinematografico, che si deve la raccolta e la valorizzazione delle fotografie del padre, poi pubblicate in diversi volumi, tra cui Meine Welt, KarambolageIm Dienst e In zivil.

In tutti gli scatti di Odermatt non si vedono le vittime degli incidenti, ma lamiere scomposte che rivelano i rischi e gli effetti della velocità e della fretta dei tempi moderni. Odermatt raccolse così in tre decenni un immenso catalogo di fotografie, consultabili sul sito ufficiale, dove pure si possono trovare informazioni sui libri (acquistabili cliccando “The Odermatt Shop”) e sui film (visibili su “The Odermatt Channel”) lui dedicati o cui partecipò seguendo la lavorazione, tra questi, LooperRotlicht!, Gekauftes Glück e Wachtmeister Zumbühl del figlio Urs Odermatt.

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