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“Oltre”: Hess, Pizzichini e Virga in mostra a Balerna

Si inaugura sabato 20 maggio alle ore 18 la nuova esposizione promossa dal Dicastero Cultura del Comune di Balerna, nella Sala del Torchio e nei Giardini della Nunziatura, che presenta il lavoro di tre artisti – Gabriela Hess, Carlo Pizzichini e Loredana Virga – riuniti nell’immaginario titolo “Oltre”. Semplice parola che risulta sinonimo di speranza, di qualcosa che va più lontano, al di là, come indica la sua radice etimologica, ed in questo caso, ribadendo che gli artisti sono tre, gioca con se stessa nel riunire il loro lavoro che per sua natura va “ultra” un confine immaginario, dove la passione creativa si affranca sospesa all’imprendibile muro della meraviglia. La scoperta che il confine è evanescente, è l’Oltre mare, della carta d’invito, quel blu che unisce il Mediterraneo a l’Europa diventa l’ombra colorata dell’artista, eletto ambasciatore della passione per l’arte, del desiderio e di altre infinite sfumature.

Il lavoro della calligrafa Gabriela Hess è un esempio di come le belle lettere, sapientemente aggraziate da una mano esperta, si dissolvono nel colore, durante il gesto passionale che l’artista compie negli ampi e sicuri movimenti, quando il sentimento si abbandona totalmente alla pratica del fare, verso quell’altrove, che come in Oriente, è elegante miscellanea tra pittura e scrittura. Anche la fotografia di Loredana Virga varca il confine della descrizione e del racconto per concentrare, come uno specchio, tutto in un’immagine, ora luminosa ora umbratile, che altro non è che la proiezione di una rappresentazione interiore, quei riflessi, che si voltano indietro, come chi «uscito fuor del pelago a la riva» si meraviglia di una metamorfosi che l’animo dell’artista compie ricomponendo la natura in artificio. L’installazione di Carlo Pizzichini, fatta di terra e fuoco, chiude o apre, la tetralogia degli elementi, l’aria per Gabriela Hess, l’acqua per Loredana Virga. Le “Meteore” si sono posate nottetempo nel Giardino della Nunziatura, provenienti dalla galassia dell’immaginario dell’artista, dove l’arcaica necessità di plasmare l’argilla si esplica in colorate forme inutili quanto perfette. Sfere di ceramica smaltata e di terracotta ingobbiata, lanciate da un cannone di pace, portano a considerare la lontana provenienza, dove «gli stati intermedi dell’esistenza escono da ogni tipo di cristallizzazione del pensiero e del sentimento. Lo scenario di un ‘Oltre’, è lo slancio per un nuovo modo di intendere ed esprimersi» (dal testo introduttivo di Massimo Daviddi).

L’esposizione è visitabile dal 20 maggio all’11 giugno 2023, da mercoledì a venerdì (ore 14-17), sabato, domenica e festivi (14-18).

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