Letteratura

Premio Strega 2024: i primi dieci libri in gara

Il manifesto del Premio Strega 2024, disegnato dall’artista Andrea Tarella.

Si alza il sipario sulla settantottesima edizione del Premio Strega, con le prime dieci proposte degli Amici della Domenica:

Adrián N. Bravi, Adelaida (Nutrimenti), proposto da Romana Petri. Romanzo biografico sulla vita dell’artista Adelaida Gigli, una delle figure femminili più sorprendenti dell’Argentina del secolo scorso.

Antonella Di Fabio, L’omicidio di Valle Giulia (Frilli), proposto da Massimiliano Minerva. Giallo che indaga sulla condanna di un uomo per un omicidio durante il Sessantotto romano.

Peppe Fiore, Gli innamorati (Einaudi), proposto da Marco Cassini. Romanzo profondo, umano e dolorosamente ironico sulla fiducia e sulla menzogna, i segreti e le vanità.

Giuseppe Genna, Yara. Il True crime (Bompiani), proposto da Ferruccio Parazzoli. Libro sulla vicenda dell’uccisione di Yara Gambirasio, «una plastica rappresentazione del nostro fallimento civile e un dolentissimo requiem per la limpidezza che, insieme a Yara, abbiamo perduto per sempre».

Angela Giannitrapani, Nella casa accanto (Progedit), proposto da Raffaele Nigro. Romanzo profondo e delicato sugli sviluppi delle relazioni tra tre donne: nonna, madre e figlia adolescente.

Antonella Lattanzi, Cose che non si raccontano (Einaudi), proposto da Valeria Parrella. Memoir sul desiderio di maternità: «tutto ciò che può andare storto andrà storto, anche l’inimmaginabile».

Andrea Piva, La ragazza eterna (Bompiani), proposto da Nicola Lagioia. Un’indagine romanzata sulla psichedelia, un viaggio dentro la psiche umana, le sue sofferenze ma anche le sue possibilità di apertura, condivisione, generazione di nuovi universi.

Eduardo Savarese, Le Madri della Sapienza (Wojtek), proposto da Riccardo Cavallero. Una commedia fantastica dove alla paura indotta da un potere politico magico-autoritario s’oppone un neo-monachesimo libertario e umanista, antidoto alla solitudine e all’impoverimento della vita interiore.

Gennaro Serio, Ludmilla e il corvo (L’orma), proposto da Giuseppe Lupo. Romanzo fiabesco incentrato sulla ricerca di un romanzo perduto di Kafka.

Mirko Zilahy, Nostra signora delle nuvole (HarperCollins), proposto da Roberto Ippolito. Un libro poetico che racconta la vita di un uomo e della sua famiglia attraverso gli occhi di un bambino, e la storia d’amore tra una madre e i suoi figli attraverso la letteratura, l’immaginazione, l’irrealtà.

Fino 29 febbraio, ogni settimana, sui canali social del Premio sarà pubblicato l’elenco delle proposte. Il 4 aprile saranno annunciati i cinque candidati al Premio Strega Europeo, le dozzine del Premio Strega di narrativa e del Premio Strega Poesia. La cinquina dello Strega Narrativa sarà invece scelta il 5 giugno.

 

La polemica: rifiutata l’autocandidatura di Fulvio Abbate

In merito alla proposta del libro di Fulvio Abbate, Lo stemma, edito da La nave di Teseo, avanzata dallo stesso scrittore in quanto Amico della domenica, la Fondazione Bellonci ha chiarito in una nota che ha valutato negativamente l’ammissibilità, in quanto, come stabilito dal regolamento, non sono ammesse autocandidature: «la segnalazione di un’opera da parte di un Amico costituisce il primo livello di selezione previsto dal premio, il quale non può essere affidato all’autore (nemo judex in causa propria)». Il libro di Fulvio Abbate, si aggiunge nella nota, «potrà essere inserito tra le opere proposte qualora venga presentato secondo le modalità prescritte dal Regolamento». Fulvio Abbate, il quale aveva già chiarito che la sua candidatura aveva «un valore assolutamente politico rispetto alla dimensione amichettista che determina il Premio Strega da sempre», ha risposto che non avrebbe difficoltà a trovare qualcuno che lo proponga, ma non cercherà nessun nome. «Io domani o dopo domani mi riservo di continuare la mia battaglia. Sono pieno di fantasia. Mi inventerò qualcosa», ha dichiarato lo scrittore all’ANSA.

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