Prime anticipazioni del 12° Film Festival Diritti Umani Lugano

Dal 12 al 19 ottobre 2025 Lugano ospiterà la dodicesima edizione del FFDUL – Film Festival Diritti Umani: otto giorni di proiezioni, incontri e dibattiti per leggere il presente attraverso lo sguardo del cinema. Un’edizione che vuole essere «spazio vivo di confronto e partecipazione» in un momento storico in cui i diritti fondamentali subiscono crescenti pressioni.
Il cuore del programma sarà ancora una volta il Concorso internazionale di lungometraggi, giunto alla sua terza edizione, con otto film in anteprima svizzera provenienti da Sud America, Ucraina, Africa sub-sahariana e Medio Oriente. Opere spesso realizzate in paesi dalla limitata industria cinematografica, ma capaci di raccontare con urgenza conflitti, crisi e resistenze.
A valutarle sarà una giuria di alto profilo: Laila Alonso Huarte, co-direttrice del Festival du film et forum international sur les droits humains di Ginevra; la critica cinematografica turca Alin Taşçıyan; e il montatore rumeno Cătălin Cristuțiu, reduce dal Locarno Film Festival dove ha presentato tre film da lui montati. Oltre al Premio della giuria e al Premio del pubblico (promosso dalla Città di Lugano con BancaStato), anche quest’anno una giuria indipendente designata da un’ONG partner assegnerà il Premio ONG.
Accanto alle proiezioni, il festival ripropone il format film + forum, con ospiti e dibattiti sui temi affrontati dalle opere, e le proiezioni in orario scolastico dedicate agli studenti. Fuori dalla sala, tornerà Oltrefestival, il cartellone di eventi diffusi in città che porta il dibattito sui diritti umani in spazi non convenzionali, creando nuove connessioni con il tessuto urbano.
Per l’immagine 2025, realizzata dallo studio grafico Sandstudio, il FFDUL ha scelto di lavorare sulle parole. Punto di partenza: la lista di termini che l’amministrazione Trump aveva scoraggiato o vietato nei documenti ufficiali, tra cui “donna”, “inclusione”, “minoranze”, “giustizia sociale”. Un gesto simbolico per riaffermare il valore di parole che alcuni vorrebbero cancellare, restituendo loro senso e forza attraverso il cinema, il dibattito e l’analisi collettiva.
«In tempi di autoritarismo crescente – sottolineano i co-direttori Antonio Prata e Margherita Cascio – crediamo che i gesti culturali e gli spazi di riflessione debbano moltiplicarsi. Il FFDUL vuole essere uno di questi spazi: un luogo dove capire, riflettere, e anche agire».