Incontri

Casa della Letteratura, domani l’incontro con Permunian e Pusterla

Domani, giovedì 21 ottobre alle ore 18.30, lo scrittore Francesco Permunian sarà il protagonista dell’incontro intitolato Costellazioni del crepuscolo e altri sillabari, in programma presso la Casa della Letteratura per la Svizzera italiana. A fare da guida nell’immaginario e nel reale della scrittura di Permunian sarà il poeta Fabio Pusterla che solleciterà l’autore ad annodare i fili di una realtà che se da un lato è guardata con distacco, dall’altro mai si esima dall’essere portata sulla pagina con tagliente esattezza e compartecipazione.

Autore geniale e irriverente, Permunian nel corso degli anni e delle pubblicazioni, non si è risparmiato: prende i panni dal servo mefistofelico (o vassallo) di una vecchia signora in Cronaca di un servo felice; inchioda un clero corrotto e indegno in Sillabario dell’amor crudele; è un bibliotecario sul lago di Garda che traversa scene hard e noir in La casa del sollevo mentale; è la voce di una vecchia signora che sintonizza la sua antenna sull’aldilà per ascoltare i concerti dei defunti in Ultima favola; o ancora, insegue il filo di una memoria insonne e frammentaria tra fatti e cose reali o immaginari in Il gabinetto del dottor Kafka fino al romanzo famigliare composto per frammenti ed interludi di Dalla stiva di una nave blasfema, intriso di cultura popolare quanto pettegola.

L’ultima pubblicazione, uscita per Ponte alle Grazie, è Giorni di collera e di annientamento e nuovamente, il caleidoscopico mondo di Permunian deflagra: il dotto Lunfardo che sogna di essere un crooner alla Bing Crosby, finisce invece per scrivere un libro, libro che vincerà il Premio Strega, libro che gli rovinerà la vita. Non basterà fuggire sul Lago di Garda per trovare pace: soggetti improbabili, appartenenti forse al sogno o al peggior incubo, gli daranno la caccia. Procaci donnine neofasciste a bordo di sidecar, dentisti con la demenza, barboni ferroviari, ex magnati della rubinetteria, pellegrini, stagisti stalker… Mancherebbero forse la provincia o una pandemia… Nuovamente, la satira spietata di Permunian si popola di tragico e assurdo, grottesco e umano.

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