Incontri

“Dialètt che canta”, la presentazione a Villa Saroli

Giovedì 25 maggio alle ore 18.00, si terrà a Villa Saroli a Lugano la presentazione di Dialètt che canta (alla chiara fonte, 2022), alla presenza degli autori, Giampaolo Cerenghetti e Guido Pedrojetta. L’antologia accoglie testi tra il Novecento e oggi, molti dei quali pubblicati per la prima volta. Il legante è il territorio, inteso non solo come ambiente fisico ma anche intimo, guardato attraverso chi lo occupa – le persone, gli animali… Un viaggio che dà voce ai diversi dialetti del Ticino. Nel corso della serata, promossa dalla Casa della Letteratura per la Svizzera italiana, sono inoltre previste diverse letture, con: Franca Da Rin (parlate del Nord Ticino), Giancarlo Bullo (Ticino centrale), Gabriele Alberto Quadri (Luganese e Capriasca), Giampaolo Cerenghetti (Mendrisiotto) e Guido Pedrojetta (Mesolcina e area biaschese).

Questa antologia di testi poetici dialettali della Svizzera italiana si sviluppa intorno a una scelta tematica, quella del “paesaggio”, giustificata in parte dalle prerogative dei destinatari a cui le poesie sono idealmente (sebbene non in modo esclusivo) dirette: gli appartenenti alla fascia d’età più matura, arricchiti da un’estesa consuetudine col territorio. 

Il sottotitolo del volume precisa che si tratta di “luoghi reali” e “mentali” in quanto, per tutti, all’ambiente in cui s’iscrivono le esperienze di ogni giorno si somma sempre la tavolozza dei sentimenti multicolori legati a quel vissuto. Si è tenuto conto delle principali varietà idiomatiche presenti in Ticino e nei Grigioni, procurando di offrire un’equa distribuzione tra Sopra e Sottoceneri, tra poeti di città e poeti periferici, coscienti del fatto che possa trattarsi, a volte, di delimitazioni e di distinzioni aleatorie.

Si è procurato di mettere in valore, tra i quarantacinque autori presentati (molti dei quali mai apparsi prima d’ora in un’antologia di poeti in dialetto), anche la produzione femminile, intensificatasi particolarmente negli ultimi decenni. L’auspicio dei curatori è che il tema del “luogo” si proponga quale chiave di lettura in grado di sottolineare le relazioni, dense di significato, tra linguaggio e territorio. Lo scopo della pubblicazione non è quello di presentare i dialetti in chiave nostalgica o passatista, ma piuttosto di porre in evidenza il perdurare – nonostante i grandi cambiamenti intervenuti nel tempo – di una certa consapevolezza linguistica collettiva. 

Evento gratuito con prenotazione consigliata sul sito della Casa della Letteratura. Per un approfondimento sul volume v. l’intervista di Laura Quadri a Giampaolo Cerenghetti e Guido Pedrojetta, ne l’Osservatore n.44/2022 e, sempre sul tema, l’intervista al prof. Renato Martinoni, ne l’Osservatore n.17/2023, in occasione del convegno bresciano “La poesia del dialetto”.

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