Lutto

È morto il regista Giuliano Montaldo

Giuliano Montaldo nel 2012. Foto di G. M. Ireneo Alessi – Wikimedia Commons

Si è spento nella sua casa di Roma Giuliano Montaldo. Nato a Genova nel 1930 avrebbe compiuto 94 anni il prossimo 22 febbraio. Vicini a lui sua moglie Vera Pescarolo, la figlia Elisabetta e i suoi due nipoti Inti e Jana Carboni. Per scelta della famiglia non si terranno esequie pubbliche.

Ultimo grande regista formatosi nel dopoguerra alla scuola del neorealismo, Giuliano Montaldo, decano del cinema italiano, diresse oltre 20 film. Tra questi “Gli intoccabili” (1969), “Sacco e Vanzetti” (1970), “Giordano Bruno” (1973), “L’Agnese va a Morire” (1976) e “Gli occhiali d’oro” (1987). Montaldo fu molto attivo anche nella produzione di grandi opere televisive come il kolossal in 8 puntate “Marco Polo”, trasmesso dalla RAI nel 1983. Fra gli altri film da lui diretti: “Il giocattolo” del 1979 con Nino Manfredi, “Il giorno prima” del 1987 e “Tempo di uccidere” del 1989. Dopo una lunga pausa era poi tornato alla regia sul finire del primo decennio del 2000, con “I demoni di San Pietroburgo” incentrato sulla figura di Dostoevskij (2007), mentre nel 2011 aveva diretto Pierfrancesco Favino ne “L’industriale”. Nel 2018 era tornato anche a fare l’attore, in “Tutto quello che vuoi” di Francesco Bruni, che gli valse anche un David di Donatello al migliore attore non protagonista. Ma tanti altri sono i premi che Montaldo ha vinto nella sua carriera, dal Globo D’Oro al David alla carriera.

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