Cinema

Festival di Cannes, «l’inizio di una nuova era»

Il Festival di Cannes si è aperto con ben quattro standing ovation, nell’immensa sala del Grand Théâtre Lumière: a Spike Lee, la prima persona di colore a guidare la prestigiosa giuria; a Pedro Almodovar, invitato a sorpresa che ha finito il festival «una celebrazione del cinema» e «l’inizio di una nuova era»; a Bong Jooh Ho, vincitore della Palma d’oro nella precedente edizione con Parasite; e a Jodie Foster, cui è stata assegnata la Palma d’oro alla carriera e che ha fatto un bellissimo omaggio al cinema: «Applaudite forte eh, siete tantissimi, forse non vedevate l’ora di uscire! Dopo mesi isolati nelle nostre piccole bolle, sofferenti, con una paura mortale, ora basta, basta pigiama, eccoci qui nei nostri bei vestiti, spegniamo le tv», ha affermato la star di Hollywood. Malgrado la crisi, «il cinema non si è mai fermato – ha proseguito Jodie Foster – è un’arte in evoluzione continua, la creatività non si ferma mai e diventa immagine, che provoca, emoziona, ci tocca, ci trasforma». Per Spike Lee la situazione per le persone di colore non è invece cambiata, da quando uscì il suo film Fa’ la cosa giusta: «Dopo oltre 30 anni avremmo pensato che i neri avrebbero smesso di essere braccati come animali».

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