I contenuti dell’Osservatore n.51/2025
I contenuti del numero 51/2025 de L’Osservatore, disponibile da sabato 20 dicembre 2025:
Come da tradizione, l’ultimo numero prima di Natale del nostro Osservatore si apre con la riflessione di Davide Dall’Ombra che analizza un’opera d’arte e ne amplia il significato attraverso i più segreti particolari. Lasciamo al lettore scoperta e spiegazione.
Forum ospita il resoconto – a cura di Corrado Bianchi Porro – di un incontro al Centro Culturale di Milano dedicato all’amicizia, con Mario Calabresi e Silvano Petrosino. Attraverso racconti personali, riferimenti biblici e letterari (Machado, Yourcenar, Joyce), emerge un’idea di amicizia come evento imprevisto ed estraneo alla logica della decisione e del possesso.
Cultura propone il contributo di Dalmazio Ambrosioni dedicato a “Mario Merz, cent’anni di rivoluzione”, che traccia un percorso tra ricordi, geografia e storia di questo “titano dell’arte” la cui opera attraversa anche la Svizzera. Luca Cerchiari consiglia due pubblicazioni, un libro che raccoglie 64 canzoni di Bob Dylan e un CD che è un tributo a Bill Evans. Per il cinema, Maria Sole Colombo recensisce il thriller Die my love, regia di Lynne Ramsay e il Leone d’oro a Venezia, Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch.
La sezione Economia, a cura di Corrado Bianchi Porro, si apre con le previsioni OCSE per il biennio 2026–2027 che delineano un quadro globale meno cupo di quanto si temesse, ma tutt’altro che rassicurante. Seguono i dieci scenari estremi di Saxo Bank, dal collasso delle criptovalute causato dal “Q-Day” a un’AI nominata amministratore delegato, fino a una Svizzera sempre più isolata in chiave MAGA-CH. Infine, il resoconto dell’intervento di Vittorio Pelligra alla LIUC, sul ruolo dell’errore nelle decisioni economiche.
Per gli interessati è disponibile un numero gratuito di prova, prelevabile indicando il proprio indirizzo di posta elettronica.
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