Lutto

La scomparsa della scrittrice Giuliana Pelli Grandini

È morta ieri a Lugano la scrittrice ticinese Giuliana Pelli Grandini. Nata a Lugano nel 1951, da bambina inizia lo studio del pianoforte, strumento che non ha mai abbandonato. Seguono quindi esperienze nei campi del teatro (con il Teatro delle Radici, sotto la direzione di Cristina Castrillo, laboratori teatrali e lo spettacolo Tangram, 1987). In quest’ambito realizza inoltre le fotografie che confluiranno nell’esposizione La scène de l’âme presentata presso l’Atelier Expositions Saint-Gervais di Ginevra (1992) poi all’Atelier AAA di Lugano (1993), con immagini del coreografo Claudio Schott (Narciso, 1990), del Teatro delle Radici, in particolare per Uno, Prima del silenzio e Sul cuore della terra (1990), Baguala (1991) e dello spettacolo Risse di Monika Schubert (regia di Cristina Casrillo), dedicato alla figura di Frida Kahlo.

Il lavoro analitico di impostazione junghiana fa nascere in lei il desiderio di unire creatività, movimento e terapia. Nel 1991 fonda a Lugano l’atelier “La Mongolfiera”: qui si occupa di terapia psicomotoria infantile, di accompagnamento dei genitori e di formazione alla relazione e all’ascolto per infermieri e insegnanti. Nel 1999 pubblica La statuina di Meissen e il mandala – Storia di una terapia psicomotoria, prefazione di Bernard Aucouturier, coedizione Bollati Boringhieri (Torino 2000) e Edizioni Casagrande. Segue La Mummia bambina. Atti unici. Piccole storie di ombre infantili, prefazione di Silvia Vegetti Finzi, Bellinzona, Casagrande 2004. Entrambi i libri sono stati tradotti in tedesco da Gabriela Zehnder. Alla Mummia bambina, nel 2005, viene assegnato il premio letterario Schiller “Per aver saputo raccontare, attraverso una scrittura di raffinata elaborazione, il mondo ferito dei piccoli protagonisti, trasformando una testimonianza terapeutica in una realtà d’immagini e poesia universali”.

Del 2011 è La casa del sonno, pubblicato dall’Istituto ricerche di gruppo, e che è nato da un’esperienza seminariale sulle paure dei bambini introdotta dalla lettura di alcuni racconti onirici della scrittrice. Il libro raccoglie una serie di racconti, a ciascuno dei quali è affiancato un commento, suggestione o “risonanza” di persone attive in vari ambiti. Nel 2013 esce un’altra raccolta di prose, Le Margunfole (Opera Nuova). Nel 2022 alla chiara fonte di Viganello ha pubblicato Talismano, una trentina di prose e racconti con prefazione di Manuela Camponovo: “brevi-lunghe storie che evocano ambienti domestici e onirici, strade percorse, pittori ammirati, romanzi letti, opere ascoltate, personaggi fantasticati, istantanee di natura e cultura in cui ciascuno potrà trovare un pezzo del proprio mondo”, un libro che oggi possiamo considerare come un lascito di eredità e testamento. L’opera è stata presentata nell’edizione 2023 di Poestate e alla Biblioteca Salita dei frati lo scorso settembre. Si segnalano anche le esperienze cinematografiche con i corti Desolina e Pia de’ Limoni. Del 2021 è Nunin, un filmato che si riferisce all’esperienza della bisnonna che a fine ‘800 ha attraversato l’oceano, partendo da Buenos Aires per raggiungere i paesi del Lago di Lugano.

La scrittrice aveva collaborato anche con il nostro Osservatore. Siamo vicini a tutti i familiari.

Nel seguito un racconto di Giuliana Pelli Grandini, pubblicato ne L’Osservatore n.12/2021, l’inserto speciale dedicato a Dante:

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