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Museo Vela, prolungate le due mostre in corso

Veduta della mostra dedicata a Natale Albisetti. © Museo Vincenzo Vela / Mauro Zeni

Le due mostre temporanee in corso al Museo Vincenzo Vela di LigornettoNatale Albisetti (1863-1923), scultore. Dai successi parigini ai grandi cantieri svizzeri e Disegna come scolpisce. Fogli scelti dalla collezione del Museo Vincenzo Vela – verranno prolungate fino a Primavera 2024.

L’esposizione Natale Albisetti (1863-1923), scultore. Dai successi parigini ai grandi cantieri svizzeri, curata dalla direttrice Gianna A. Mina in collaborazione con Simona Ostinelli, autrice del primo esaustivo studio sull’artista, presenta al pubblico una selezione rappresentativa soprattutto di modelli in gesso e progetti per sculture, ritratti e monumenti pubblici eseguiti da Albisetti su tutto l’arco della sua carriera, che si è svolta tra i fasti parigini e la sua terra natale. Le opere presenti provengono principalmente dal cospicuo lascito dell’artista al Comune di Stabio, suo paese d’origine, che ha allestito nel 2018 un ambiente a lui dedicato, lo Spazio Albisetti. La quarantina di opere esposte al Museo Vela illustreranno il percorso biografico e artistico di Albisetti nelle sue diverse peculiarità: dall’avvicinamento alla scultura sotto l’egida di Vincenzo Vela alla formazione all’Accademia di Brera a Milano, dal trasferimento in Francia nel 1884 nell’effervescente Montmartre parigina  all’esordio espositivo nei Salons della Ville Lumière, sino al successo conseguito all’Esposizione Universale del 1900 e ai legami mai interrotti con la sua terra d’origine. Oltre che all’Obelisco di Bellinzona realizzato nel 1903 per celebrare il primo centenario dell’entrata del Canton Ticino nella Confederazione, un’attenzione particolare verrà infatti riservata alle opere scultoree che Albisetti ha eseguito per due edifici svizzeri fortemente simbolici: il Politecnico federale di Zurigo e il Palazzo federale a Berna.

La mostra-dossier Disegna come scolpisce. Fogli scelti dalla collezione del Museo Vincenzo Vela, curata dalla direttrice Gianna A. Mina e dalla storica dell’arte Marie Therese, consente di scoprire alcuni aspetti della produzione grafica di Vincenzo Vela, soprattutto con riferimento alle preferenze formali dell’artista in questo ambito. Di questo nucleo di opere circa 320 fogli sono attribuiti allo scultore, di cui una sessantina bifacciali. Vincenzo Vela ha utilizzato carte di qualità e dimensione variabili e il suo interesse, nel campo del disegno, verte sulla figura. Egli studia e varia la postura dei corpi, attraverso la quale dà espressione a sentimenti come la fierezza, la risolutezza, la partecipazione emotiva e la tristezza. La mostra occupa quattro sale al primo piano, nell’ala ovest del Museo, ed è divisa in sezioni tematiche: Scala, linee e misureDa più punti di vistaI monumenti a Vittorio Emanuele IIFigura e basamentoFigura frontale. Il titolo della mostra dichiara l’intenzione delle curatrici nel proporre una disamina metodologica su come la produzione grafica dell’artista sia in diretta relazione con il suo lavoro tridimensionale di scultore e plasticatore, suggerendo l’influsso di quest’ultima attività su quella di disegnatore.

Si ricorda infine che domani, sabato 28 ottobre, si terrà la presentazione del volume Vincenzo Vela scultore del suo e del nostro tempo. Miscellanea di studi (Edizioni Casagrande 2023), che sarà seguito da uno speciale concerto del Trio Vela e da un aperitivo, con Gianna A. Mina, che lascerà la direzione del Museo a fine ottobre, lasciando il timone ad Antonia Nessi.

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