Poestate

Poestate omaggia Giorgio Gaber, la giornata di apertura

La 26esima edizione di Poestate, dopo l’evento pre-festival – lo spettacolo Graffio sul bianco del Teatro delle Radici in programma questa sera – si apre ufficialmente domani, giovedì 2 giugno, nel Patio di Palazzo Civico a Lugano.

Si inizia alle ore 18.00 con l’incontro Milano Poesia, moderato da Stefano Vassere, direttore delle Biblioteche cantonali, e con Giovanni Bonoldi, Giancarlo Consonni e Umberto Fiori, che porteranno a Poestate le loro opere e omaggeranno due grandi poeti milanesi scomparsi nel 2021, Franco Loi e Giancarlo Majorino, leggendone testi scelti.

Segue, alle ore 19.00, Il romanzo storico e la caccia alle streghe. Gerry Mottis, presenterà il quadro storico e letterario inerente al periodo della “caccia” alle streghe nella Svizzera italiana, su cui si è documentato negli Archivi regionali e privati, e da cui sono nati i romanzi Terra bruciata. Le streghe, il boia e il diavolo (GCE 2017) e Domenica Matta. Storia di una strega e del suo boia (GCE 2021).

Sarà poi la volta, alle ore 19.30, di Luca Dattrino, che nell’evento I poemi anarchici presenterà Nuvole e poco altro, raccolta di blues, rapsodie, liriche beat e poesie, in uscita per le Edizioni del faro nel settembre 2022. Si tratta di versi forti, liberi e anarchici dove spiccano l’assenza di rime e il non sempre rispettoso uso canonico della metrica.

Si intitola Io e Ann(i)e l’appuntamento alle ore 19.45 con Margherita Coldesina dedicato ad Anne Sexton: «Ho captato una profonda comunione tra i nostri mondi poetici», afferma Coldesina, «e allora ecco qui un dialogo tentato. Come si fanno versi da un balcone all’altro per dirsi le cose. Come una volta. Come sempre i poeti fanno. Facendo versi. Urlandoli il più lontano possibile».

Sibyl von der Schulenburg, alle ore 20.00, presenterà Melusine. La favorita del re (La Tartaruga, 2020), in dialogo con Sergio Roic, nell’incontro Letteratura e storia. Una scelta felice. La protagonista del romanzo è la giovane e ribelle baronessa Melusine von der Schulenburg, una donna intelligente e indipendente, che divenne amante di re Giorgio I di Gran Bretagna.

© Fondazione Giorgio Gaber – Ph. Luigi Ciminaghi

Segue alle ore 20.30 l’incontro C’era una volta il castello di Trevano, con Sergio Roic e l’architetto e scrittore Dario Galimberti, autore de La ruggine del tempo (Libromania, 2021), romanzo giallo ambientato nel castello di Trevano, e dell’inedita planimetria della prestigiosa dimora, da lui disegnata nel dettaglio e poi donata all’Ufficio beni culturali del Dipartimento del territorio.

Si prosegue con Cattive abitudini, alle 21.00, dall’omonima raccolta poetica di Annalena Aranguren (Manni, 2021), che sarà presentata insieme ad Andrea Fazioli. Un volume che alterna poesie libere a brevi sillogi dedicate a temi particolarmente cari all’autrice: il dolore, la memoria intesa anche come rimpianto, l’amore che risplende e poi tace, la solitudine, l’adesione alla scrittura.

Alle 21.30 l’atteso omaggio a Giorgio Gaber. Il Presidente della Fondazione Giorgio Gaber Paolo Dal Bon e la giornalista RSI Michela Daghini ricorderanno il cantautore attraverso filmati riferiti alla sua attività televisiva e teatrale. Verranno così affrontati alcuni temi su cui Gaber, e il fedele collaboratore Sandro Luporini, hanno offerto un’ampia e approfondita riflessione, tuttora attuale. I relatori porteranno inoltre una originale testimonianza riguardo al rapporto diretto e personale che ciascuno di loro ha avuto con l’Artista.

Si termina alle 22.30 con un Omaggio musicale alla poesia del Mediterraneo con l’Abdo Buda Marconi Trio, composto da Ashti Abdo, Manuel Buda e Fabio Marconi.

Per gli eventi di venerdì 3 giugno v. Poestate prosegue ricordando Giancarlo Majorino e Dario Fo.

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