Teatro

Rassegna Garden, gli spettacoli di novembre

“Yourcenar / Clitennestra” della Compagnia Lombardi Tiezzi. ©Laila Pozzo

La Rassegna Garden, curata e promossa dalla Divisione eventi e congressi della Città di Lugano, e dedicata alle compagnie estere, prosegue al Teatro Foce di Lugano con tre appuntamenti, tutti con inizio alle ore 20.30.

Bonjour Tristesse del Teatro de Gli Incamminati (Ve 25.11). Appena diciannovenne, nel 1954 Françoise Sagan scrisse Bonjour tristesse, romanzo divenuto simbolo di un’epoca, controverso e scandaloso, che rese famosa a livello internazionale la giovanissima autrice. La diciassettenne Cécile è in vacanza in una villa in Costa Azzurra con il padre Raymond, spensierato vedovo quarantenne, e con la giovane amante dell’uomo, la frivola Elsa. L’equilibrio precario dei tre, fatto di complicità e sregolatezza, viene messo in crisi dall’arrivo di Anne, donna più matura di Elsa, dai modi sobri ed eleganti, e amica della defunta madre di Cécile.

Seguimi – Il tuo nome da oggi è Pietro di Pietro Sarubbi (Do 27.11). Chi era San Pietro? Un semplice pescatore della Galilea, che da quell’incontro con Gesù sulla spiaggia del lago di Genezareth è diventato un uomo nuovo. Con quella frase: “D’ora in poi ti chiamerai Pietro” Gesù gli dà non solo un nuovo nome, ma lo sceglie per diventare timoniere della Sua Chiesa, guida per gli altri apostoli, capo di tutta la cristianità. Un’umanità, la sua, piena di tutti i nostri difetti che rinnega ma non abbandona, che piange e che ride, che litiga con la suocera. Un uomo che agisce d’impulso, che chiamato a parlare di sé, non può che raccontare del suo amico Gesù. Così, davanti ai sacerdoti che lo interrogano dopo il suo primo miracolo, Pietro rivive le sue eccezionali avventure con quel Maestro che gli cambiò il nome e tutta la vita, rendendolo uno spettacolo d’uomo. Un santo semplice, di taglia robusta, impacciato con le parole, ma svelto con i fatti, vivace come un pesce nel mare. Un pescatore di uomini pieno della allegra follia dei bambini che vogliono camminare sul mare, ma capace della saggia maturità di coloro che senza condizioni dicono sì a Cristo. Questo è il miracolo più grande a cui Dio chiama tutti noi. E per amare Gesù occorre solo questo: un cuore di Pietro!

Yourcenar / Clitennestra della Compagnia Lombardi Tiezzi (Lu 28.11). In questa raccolta di prose poetiche, abitata da personaggi del mito greco e giudaico-cristiano, l’amore carnale, folle, disperato, irraggiungibile nella sua compiutezza – appare come sbriciolato in molti cristalli. Così, tra Antigone e Saffo, tra Maria Maddalena e Fedra, emerge Clitennestra, in piedi davanti a noi a rivendicare le ragioni del suo delitto attraverso un’autodifesa che chiama in causa i nostri fantasmi più inconfessabili: una dimensione estrema dei sentimenti, capace di destabilizzarci e di portarci oltre noi stessi. Clitennestra, disvelata e protetta dalla raffinata parola di Marguerite Yourcenar, gioca con il paradosso, ci racconta l’incongruenza che cela il nocciolo dei sentimenti: un cuore ferito e sanguinante, ma sempre vivo e desiderante.

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