Cinema

“Sahara, tra leggende e realtà”, la nuova rassegna dei Cineclub ticinesi

Dopo le esperienze passate sulla Polonia e sull’Amazzonia, i Cineclub ticinesi hanno rinnovato la collaborazione con il Festival Culturescapes di Basilea, che ha luogo ogni due anni e che quest’anno ha scelto di dedicare la sua programmazione al territorio del Sahara. Spesso protagonista del cinema del passato e del presente, l’immenso deserto offre lo scenario alla nuova rassegna cinematografica Sahara, tra leggende e realtà, in programma nella Sala Ciak di Mendrisio (ore 20.45), al Cinema Iride di Lugano, al GranRex di Locarno e al Cinema Forum di Bellinzona (ore 20.30).

Tra i film in programma troviamo Sahara (1943), film in bianco e nero con Humphrey Bogart, in cui il deserto si trasforma in un campo di feroci battaglie tra gli alleati e l’esercito nazista di Rommel. Il film verrà proiettato a Mendrisio il 18.10 e a Bellinzona il 24.10. Riverberi di antiche leggende risuonano invece in Les baliseurs du désert (1984) del cineasta e poeta tunisino Nacer Khemir, una favola dall’atmosfera delle Mille e una notte, in cui sognare ad occhi aperti. Il film verrà proiettato a Mendrisio il 25.10. Les baliseur du désert è parte di una trilogia che comprende Le collier perdu de la colombe (1991) e Bab’Aziz: le prince qui contemplait son âme (2005). “Bab’Aziz” verrà proiettato a Bellinzona il 28.10 e Lugano il 14.11. Sarà poi la volta di Timbuktu (2014), diretto da uno dei maestri del cinema africano. Con una fotografia di straordinaria bellezza e intensità, Abderramahne Sissako racconta un drammatico spaccato della vita nel Mali, dove i jihadisti impongono le regole della sharia a donne, bambini e uomini fino ad allora cresciuti in libertà. Il film verrà proiettato a Lugano il 24.10 e a Mendrisio l’8.11.

La rassegna racconterà anche il territorio ferito del Sahara occidentale, dove il muro costruito dal Marocco costringe il popolo Saharawi all’esilio nei campi profughi dell’Algeria. Tema evocato nel film Wilaya (2012) di Pedro Pérez Rosado e il corto Il muro: la ferita del Sahara (2020) di Fiorella Bendoni e Gilberto Mastromatteo. I film verranno proiettati a Locarno il 23.10. Sul tema anche il cortometraggio Jaima (Svizzera, 2023), già presentato al Festival di Locarno nei Pardi di domani, realizzato dal regista Francesco Pereira insieme ad una troupe di studenti del Cisa. Scopo del progetto, avvicinare studenti, formatori e artisti di realtà di vita molto diverse ma accomunati dalla stessa passione. Obiettivo purtroppo parzialmente raggiunto, dal momento che Mayub e Mumna, due giovani cineasti saharawi invitati in Ticino, si sono visti rifiutare il soggiorno da parte della SEM – Segreteria di Stato della migrazione. Il film verrà proiettato il 15.11 a Mendrisio, alla presenza del regista.

Il Sahara è anche pretesto per racconti burleschi e corrosivi che attaccano gli aspetti meno nobili di certe tradizioni, come in Le miracle du Saint inconnu (2019) di Alaa Eddine Aljem. Il film verrà proiettato a Lugano il 7.11. E ancora, è il luogo ideale in cui personaggi “civilizzati” vanno per salvarsi o per perdersi, tema presente in Il tè nel deserto (1990) di Bernardo Bertolucci. Il film verrà proiettato a Lugano il 31.10. E infine, il Sahara è anche terra di poeti e musicisti che hanno saputo mandare i loro messaggi in tutto il mondo. Lo racconta il regista tedesco Lutz Gregor in Mali Blues (2016). Il film verrà proiettato a Bellinzona il 21.10, a Locarno il 27.10 e a Mendrisio il 15.11.

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