Poestate

“Scrivere fuori”, matinée letteraria a cura di Stefano Vassere

In apertura della giornata, sabato primo giugno, dalle 10 alle 12, Poestate, a Lugano, ospiterà l’incontro in collaborazione con la Biblioteca cantonale di Lugano Scrivere fuori. Forme letterarie e linguistiche dell’italiano extraterritoriale, a cura di Stefano Vassere, con Yari Bernasconi, Daniel Maggetti, Alessandro De Francesco, Begona Fejio Farina.

A Yari Bernasconi abbiamo chiesto una riflessione sull’argomento.

«Il titolo dell’incontro è Scrivere fuori. Forme letterarie e linguistiche dell’italiano extraterritoriale, ma io devo essere sincero: non mi sono mai posto il problema. Che del resto problema non è. Intuisco le implicazioni istituzionali, e forse anche – in una prospettiva linguistica – le implicazioni tecniche, ma se scrivo non ho mai l’impressione di “scrivere fuori”. Vivo vicino a Berna, è vero, ma sono in costante contatto con italofone e italofoni, a casa parliamo italiano, la mia attività professionale si svolge in parte in italiano. Anche spostarsi in regioni italofone è relativamente semplice e rapido. Se questa situazione influisca comunque sulla mia scrittura, non saprei davvero dire e non sono sicuro che mi interessi farlo. Non voglio sembrare presuntuoso, si tratta di una considerazione concreta: il lavoro letterario, per quanto mi riguarda, si concentra altrove. Certo, guardando alle lingue come veicolo culturale e identitario, quindi ben lontano da una loro considerazione tristemente utilitaristica, il contatto quotidiano con il tedesco, il dialetto bernese e il francese è per me una grande ricchezza, che favorisce l’apertura, la riflessione, la curiosità. Tutti aspetti che con ogni probabilità, più o meno indirettamente, giocano un ruolo nella mia vita, dunque nella mia scrittura. Ma non per questo il mistero si fa meno fitto».

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