Teatro

Senza Confini prosegue con “Il bambino e la formica”

La 29a edizione della rassegna transfrontaliera Senza Confini, prosegue domenica 4 dicembre alle ore 16 al Teatro Foce di Lugano con Il bambino e la formica di Fontemaggiore Centro di Produzione Teatrale (dai 5 anni, replica per le scuole il 5.12 alle 09.30).

Lo spettacolo, di Massimiliano Burini e Giuseppe Albert Montalto, con Giulia Zeetti e Andrea Volpi, narra la storia di Ayo e Undici. Ayo è un bambino che non ha mai visto il sole, infatti lavora nel “Formicaio”, una miniera del Congo. Un giorno durante il lavoro una frana improvvisa lo blocca sotto terra. Mentre aspetta i soccorsi fa un incontro incredibile e imprevedibile con Undici, una formica burbera ma dal cuore gentile. Superata la sua diffidenza verso i bambini, Undici decide di aiutare Ayo ad uscire di lì. Inizia così un viaggio verso l’alto, verso la conoscenza di se stessi e verso la consapevolezza del loro posto nel mondo, imparando l’uno dall’altro che la vita è un sogno da rincorrere.

Il bambino e la formica è una favola che ha una morale sottesa e una esplicita. La morale sottesa è che il lavoro non è una peculiarità dei bambini, che lo sfruttamento è un reato e che il sistema globale di reperimento delle risorse mineriarie per l’avanzamento tecnologico e l’iperproduttività ai fini del profitto genera morte. La morale esplicita è che i bambini devono sognare, devono giocare, devono poter immaginare il mondo e quello che non c’è.

Per un approfondimento sulla rassegna v. l’intervista di Laura Quadri a Elena Chiaravalli, direttrice artistica per la programmazione di Lugano e coordinatrice per i tre programmi a Lugano (Teatro Foce), Como (Teatro Sociale) e Chiasso (Cinema Teatro).

Prevendita:Biglietteria LAC – +41 (0) 58 866 42 22 – luganolac.ch; è possibile acquistare i biglietti anche direttamente alla cassa.

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