Teatro

“SOLOcon Macbeth”, Santoro e Coldesina in scena al Foce

Martedì 10 gennaio alle ore 20.30 va in scena al Teatro Foce di Lugano SOLOcon Macbeth della compagnia e.s. teatro. Margherita Coldesina e Emanuele Santoro danno voce ai due protagonisti dell’opera, Lady Macbeth e Macbeth. Voci che, nell’adattamento del testo dello stesso Santoro, riportano ad un microcosmo coniugale.

Tra le opere di Shakespeare, la storia di Macbeth è senz’altro la più vicina all’esperienza comune. È la storia dei peggiori tiranni e dittatori, ma è anche la storia di un qualsiasi individuo che colga qualche meschina convenienza per sentirsi più importante e avvantaggiarsi un po’ sugli altri, nell’illusoria convinzione che un’azione possa restare isolata. L’opera ci mette di fronte, e ingigantisce in questi personaggi, gli abissi in cui può precipitare l’animo umano quando dà ascolto alla parte peggiore di sé. Macbeth sprofonda sempre più nell’infamia, ma non per questo vien meno la presa che esercita su di noi. Forse perché riusciamo ancora a scorgere in lui un barlume di umanità. Quella stessa umanità cui, in parte, possiamo rapportare la nostra.  Macbeth ha ucciso il re perché non poteva rassegnarsi all’idea di un Macbeth timoroso di uccidere il Re. Ma il Macbeth che ha ucciso non riesce a conciliarsi col Macbeth che ha ucciso. Macbeth ha ucciso per uscire dall’incubo, per stroncarlo una volta per tutte. Ma l’incubo sta precisamente nella necessità di uccidere. L’incubo dell’incubo sta proprio nel fatto che non ha fine. «È lunga la notte che non trova mai il giorno». La notte in cui sprofonda Macbeth è sempre più fitta. Da un crimine ne nasce un altro, anche se non aumenta la malvagità di chi lo compie.

Si ricorda che venerdì 13 gennaio alle 20.30, al Teatro del Gatto di Ascona, Emanuele Santoro proporrà Decamerone/3, ultimo recital della trilogia dedicata a Boccaccio.

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