Ambiente

SUPSI, istituito il nuovo settore dedicato alla Limnologia

Gli ecosistemi d’acqua dolce (laghi e corsi d’acqua) ospitano una ricchezza biologica straordinaria e forniscono servizi essenziali per il benessere della società. Tuttavia, il loro capitale naturale è sottoposto a pressioni ambientali crescenti, quali l’inquinamento, il riscaldamento climatico e il deterioramento degli habitat. Per conservarne i pregi, questi ecosistemi devono essere gestiti prestando sempre maggiore attenzione alla sostenibilità, mediante pratiche efficaci e improntate su basi scientifiche.

Per contribuire alla tutela e alla futura sostenibilità degli ecosistemi d’acqua dolce, nel 2021 la SUPSI ha istituito un nuovo settore di Limnologia (Ecologia acquatica applicata) presso l’Istituto scienze della Terra del Dipartimento ambiente costruzioni e design (DACD). Le principali missioni del nuovo settore sono quelle di sviluppare ricerca e fornire consulenza tecnico-scientifica nell’ambito dell’ecologia delle acque dolci. In linea con l’obiettivo dell’Istituto scienze della Terra, il settore opera in risposta alle esigenze del territorio di riferimento, fornendo soluzioni tanto innovative quanto utili e concrete.

La missione di ricerca del settore si esprime al presente in una gamma di progetti dedicati all’ecologia dei laghi e dei corsi d’acqua svolti in collaborazione con altri enti di ricerca nazionali e internazionali. Le tematiche affrontate comprendono gli effetti del cambiamento climatico, il ripristino dei sistemi degradati, le fioriture di alghe potenzialmente nocive e la sorveglianza di specie aliene. Oltre a ciò, il nuovo settore è attivo nello sviluppo di metodi di monitoraggio innovativi che si avvalgono, per esempio, di nuove tecnologie afferenti la biologia molecolare e l’informatica.

La maggior parte dei servizi di consulenza scientifica viene svolta su incarico dell’amministrazione del Canton Ticino e della Confederazione svizzera. Tra i maggiori progetti si annovera il programma di indagini limnologiche sul Lago di Lugano (promosso dalla CIPAIS e svolto su mandato del Dipartimento del territorio). Questo programma, che vanta una storia più che trentennale, rappresenta il principale strumento diagnostico dello stato del lago e fornisce un tassello indispensabile alla gestione adattativa dello stesso. Altre consulenze vertono su problematiche relative alla presenza di tossine algali e alla contaminazione da detrito plastico (micro- e macro-plastiche) del lago e dei suoi tributari.

Nato per far fronte a bisogni di ricerca e monitoraggio sui grandi laghi prealpini (soprattutto il Lago di Lugano), il settore ha competenze anche nell’ecologia dei laghetti alpini e dei corsi d’acqua. Nuovi progetti di ricerca, in corso o pianificati, interesseranno in maggior misura questi altri ambienti e porteranno il settore a un trattamento più bilanciato dei principali ambienti d’acqua dolce.

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