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Villa del Grumello, al via Limiti Humanities Festival

Villa Grumello si trova lungo la strada che da Como conduce alla vicina Cernobbio.

La stagione culturale della Villa del Grumello prende il via con Limiti Humanities Festival, in programma da venerdì 31 marzo a domenica 2 aprile. Una tre giorni di eventi che spaziano da riflessioni sia teoriche sia pratiche attorno al tema del limite, nelle sue varie accezioni, intrecciandolo alle urgenze socio-ambientali. Dalla fotografia alla danza, dalla narrazione teatrale a dibattiti e confronti su temi attualissimi legati alla tutela dell’ambiente e alle dinamiche migratorie. Ma anche laboratori creativi di educazione ambientale per i più piccoli.

Si inizia venerdì 31 marzo con il vernissage della mostra fotografica Ophelia, annegamento di un ghiacciaio di Luca Brunelli (ore 18.00, aperta al pubblico sino al 16.04), con la curatela di Milly Pozzi e il testo critico di Roberto Borghi, dove Ophelia impersonifica il ghiacciaio e la Natura abbandonata da Amleto, ovvero l’uomo che con le sue azioni forsennate provoca il surriscaldamento della Terra e lo scioglimento dei ghiacciai. Segue la performance di danza L’ombra prepara lo sguardo alla luce (ore 19.00) di Elisabetta di Terlizzi con musiche originali di Teho Teardo: come un personaggio nato su un foglio bianco, il corpo si lascia disegnare sullo sfondo e a sua volta disegna nuovi spazi sulla tela.

Sabato 1° aprile è poi in programma l’incontro Focus migrazioni (ore 17.30), moderato da Giulia Galera e con: Simone Baglioni, professore di Sociologia Generale all’Università di Parma (Il fenomeno migratorio. Politiche e mondo del lavoro); Fabio Cani, editore Nodo Libri (Dentro e fuori. Le molte migrazioni del territorio); Don Giusto Della Valle, parroco di Rebbio (Accoglienza a Como: sfide e opportunità); Giorgio Bene, Impresa sociale Miledù di Como (Inclusione lavorativa e tutela del territorio). La giornata prosegue e termina con lo spettacolo teatrale Garò, una storia armena con Davide Panzeri (ore 18.45), una delicata storia con testo e regia di Giuseppe di Bello, per parlare dell’Armenia con la storia del giovane Garabed Surmelian, della sua famiglia e della vita a Shevan, un piccolo villaggio di montagna dove tutto scorre secondo i tempi dettati dalla natura.

Domenica 2 aprile si inaugura l’apertura al pubblico del giardino storico botanico, cuore del progetto Chilometro della Conoscenza, percorso panoramico pedonale che unisce tre splendide ville comasche: Villa Olmo, Villa del Grumello e Villa Sucota. Tutte le domeniche dalle 9.00 alle 18.00 e dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00, i visitatori potranno fruire delle bellezze del parco che ospita: sentieri panoramici, alberi secolari, l’orto botanico dedicato a Plinio il Vecchio e numerose collezioni floreali. La visita sarà allietata dalla presenza del ristoro aromatico e spontaneo del Grumello, un ritrovo immerso nella natura dove rilassarsi e socializzare degustando prodotti di qualità, biologici e a KM zero. La Serra e il Parco si animeranno con il laboratorio creativo di educazione ambientale Abitare la biodiversità (ore 10) realizzato dall’Associazione Battito d’Ali, per bambini dai 6 agli 11 anni. All’ombra del grande Cedro si terrà poi la performance teatrale Questa non è una panchina. Storie vagabonde nel Parco del Grumello (ore 11.30) a cura del gruppo teatrale Aounithiè, composto da cittadini con e senza dimora. Un laboratorio di espressione teatrale per avvicinare persone con storie, esperienze e culture differenti con il fine unico di superare barriere e pregiudizi. L’evento di punta che chiude la tre giorni del Festival, nel salone centrale di Villa del Grumello, è il reading teatrale Di acqua e di terra con Lucilla Giagnoni (ore 18.00), un monologo potente nel quale l’attrice, attraverso testi di grandi scrittori e poeti come Italo Calvino, Lalla Romano, Alvaro Mutis, indaga uno dei mali del nostro tempo: la mancanza d’acqua, primo effetto drammatico della crisi climatica.

Prenotazioni sul sito di Villa del Grumello.

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