“Vorrei una voce” di Tindaro Granata replica al Foce

Vorrei una voce, che ha debuttato al Teatro Foce lo scorso 11 gennaio 2024, è tra gli spettacoli che Julie Paucker, direttrice artistica delle Giornate del Teatro Svizzero, ha selezionato tra le produzioni provenienti da tutta la Svizzera che spiccano per importanza dei temi affrontati, originalità ed aspetti estetici o politici.
Lo spettacolo in forma di monologo, costruito attraverso le canzoni di Mina che Granata canta in playback, è fortemente ispirato dal lungo percorso teatrale che l’autore e attore siciliano ha realizzato al teatro Piccolo Shakespeare all’interno della Casa Circondariale di Messina con le detenute di alta sicurezza, nell’ambito del progetto “Il Teatro per Sognare”. Il fulcro della drammaturgia è il sogno: perdere la capacità di sognare significa far morire una parte di sé. Vorrei una voce è dedicato a coloro i quali hanno perso la capacità di farlo.
Dopo una lunga tournée lo spettacolo tonerà sul palco del Foce mercoledì 28 maggio alle ore 20.30. Per la recensione, a cura di Nicoletta Barazzoni, v. Voci del silenzio e sogni mai sognati nello spettacolo di Tindaro Granata.
