Mostra

Carte, progetti, libri di Davide Cascio al -1 della Biblioteca cantonale di Lugano

Due delle vetrine dell’esposizione di Davide Cascio alla Biblioteca cantonale di Lugano

Il lavoro espressivo di Davide Cascio (1976, vive e lavora tra Lugano e Parigi) si esprime con vari materiali, tra i quali la carta ricopre un ruolo basilare. Fogli, quaderni e pubblicazioni accolgono idee, intuizioni e progetti in forma di appunti, disegni, schizzi, riflessioni, ricerche. La mostra alla Biblioteca cantonale di Lugano immette in questa sua poetica diffusa riunendo spunti, tracce anche minime per ritrovarsi in un mondo vivo, pulsante di accostamenti e approfondimenti letterari e filosofici, mitologici e religiosi, architettonici, urbanistici, spaziali… Sempre mantenendo sullo sfondo la storia dell’arte e la scena del moderno, lo spirito innovativo delle avanguardie artistiche, in particolare della Bauhaus.

Nell’esposizione di materiali su carta – curata da Dalmazio Ambrosioni – nelle vetrine del piano -1 alla Biblioteca Cantonale di Lugano, un’ampia serie di documenti riassume il mondo delle idee all’interno del quale nasce e si sviluppa il percorso espressivo di Davide Cascio. Si parte dalle carte, dagli appunti sinora inediti per l’Ottaedro di luce al neon sospeso nello spazio, inserito in una struttura a griglia tracciata sulle pareti a disegnare un piano prospettico. L’opera del 2005 segna il collegamento tra pianterreno e piano -1 della Biblioteca attraverso «uno schema ordinato – scrive Cascio – per contenere le idee, la scrittura, il libro; una “macchina” per orientarci nello spazio che si riallaccia all’idea di biblioteca di Tami: razionalizzare gli spazi in funzione dei contenuti e di ciò che li circonda». Altri materiali riassumono i momenti essenziali dell’itinerario artistico e biografico di Cascio, in particolare evidenziando il rapporto tra testualità e linguaggio visivo, fondamentale nell’intera opera dell’artista.

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