Letteratura

Gustave Flaubert compie 200 anni

Il 12 dicembre del 1821 nasceva a Rouen Gustave Flaubert, l’indimenticato autore di Madame Bovary – romanzo pubblicato dapprima a puntate sulla Revue de Paris, nel 1856, poi in volume, nel 1857. Nello stesso anno, e nella stessa città, Parigi, furono pubblicati anche I fiori del male di Baudelaire. Due libri che segnano l’eredità del Romanticismo, diviso fra la tensione verso ciò che sta oltre l’apparenza sensibile e la rappresentazione della realtà. Flaubert, sia con la sognatrice Emma Bovary, piena di  illusioni e fantasticherie destinate a infrangersi, sia con l’intellettuale Frédéric Moreau, il protagonista de L’educazione sentimentale (1869), descrive le ricchezze e le contraddizioni dell’epoca, che pure affronterà in Bouvard e Pécuchet, il romanzo incompiuto cui Flaubert lavorò dal 1874 fino alla morte. Si tratta della storia di un viaggio grottesco di due copisti attraverso lo scibile umano, che doveva comprendere, nelle intenzioni dell’autore, anche il pungente Dizionario dei luoghi comuni. (Per un’ironica rilettura del Dizionario ai tempi del Covid v. L’Osservatore n.50/2021, in uscita sabato 11 dicembre).

Si segnala che in occasione del bicentenario dalla nascita di Flaubert, il nuovo numero di “Robinson”, il settimanale culturale di Repubblica – anch’esso disponibile da questo sabato – presenta un contributo di Julian Barnes, vincitore del Man Booker Prize nel 2011 con Il senso di una fine. Lo scrittore inglese, che tra i suoi libri annovera anche il romanzo intitolato Il pappagallo di Flaubert, dove il protagonista è uno studioso dello scrittore francese, svela la sua ossessione per il grande maestro francese, e le opere che lo hanno affascinato, da Madame Bovary al Viaggio in Egitto.

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