Retrocomputing

Il linguaggio BASIC compie 60 anni

Vintage PC con codice BASIC sullo schermo

Il linguaggio di programmazione BASIC (Beginner’s All-purpose Symbolic Instruction Code) festeggia quest’anno il suo sessantesimo anniversario. La prima versione, infatti, venne messa in funzione il 1 maggio 1964 al Dartmouth College. Il linguaggio fu sviluppato da John Kemeny e Thomas Kurtz  come uno strumento per democratizzare la programmazione, rendendola accessibile anche agli studenti di materie non scientifiche. L’obiettivo era fornire un linguaggio che potesse essere imparato facilmente e BASIC ha effettivamente aperto la porta al mondo della programmazione a milioni di persone.

Durante gli anni ’70, con l’ascesa dei microcomputer personali, il BASIC divenne uno dei linguaggi più popolari. Versioni di BASIC furono incorporate in molti dei primi computer personali, tra cui l’Altair 8800 e il Commodore PET. Microsoft, una piccola azienda all’epoca, scrisse un’interpretazione di BASIC per l’Altair, segnando uno dei primi grandi successi commerciali della società.

Negli anni ’80 e ’90, il linguaggio BASIC continuò a evolversi. Microsoft lanciò il Visual Basic nel 1991, che integrava elementi di programmazione visuale e diventò rapidamente popolare per lo sviluppo di applicazioni Windows. Visual Basic permetteva agli sviluppatori di trascinare e rilasciare elementi dell’interfaccia utente, rendendo la programmazione più intuitiva e veloce.

Nel XXI secolo, nonostante la diminuzione della prevalenza di BASIC come linguaggio di primo livello, esso vive ancora nelle sue moderne incarnazioni. QB64 è un esempio perfetto di come il BASIC si sia adattato ai tempi moderni. Lanciato nel 2017, QB64 è un compilatore e ambiente di sviluppo integrato (IDE) gratuito e open-source che estende il QuickBASIC 4.5. Questo moderno derivato non solo è compatibile con i programmi BASIC originali ma aggiunge anche funzionalità per utilizzare librerie C++ e sviluppare applicazioni grafiche e di rete.

A sessant’anni dalla sua nascita, BASIC rimane un simbolo dell’accessibilità e dell’innovazione nel mondo della programmazione. Anche se oggi esistono linguaggi più avanzati e specializzati, l’eredità di BASIC vive nel modo in cui ha reso la programmazione accessibile a tutti, influenzando l’educazione informatica e il design dei software. Con versioni come QB64, BASIC continua a evolversi, mantenendo la sua rilevanza in un’era digitale in costante cambiamento.

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