Danza

LAC, i tre assoli di danza di “Portraits in Otherness”

Joy Ritter, Babae. © Julien Martinez Leclerc

Sabato 7 maggio, alle ore 20.30, Portraits in Otherness presenta al LAC tre assoli di danza in una serata fortemente voluta dal celebre coreografo britannico Akram Khan.

Portraits in Otherness è un progetto pensato per esprimere la differenza attraverso il linguaggio della danza. Un lavoro che mette al centro tre giovani e talentuosi artisti, autori e interpreti di altrettanti assoli. L’Héritière è la prima pièce interpretata da Mamu Tshi, talento della street dance, che trascinerà il pubblico nell’affascinante mondo del “Krumping”, danza nata nella comunità afroamericana del sud di Los Angeles. Il secondo assolo è affidato all’inglese Dickson Mbi, artista il cui cuore batte per l’hip hop e con straordinarie capacità nell’arte del “Popping”, protagonista di Duende, racconto personale capace di far emergere i ricordi e i sentimenti più profondi, esprimendoli con una forza straordinaria. Completa il trio di artisti Joy Ritter, danzatrice tedesca che unisce elementi di danza popolare filippina a una formazione di danza classica, con l’aggiunta di un vocabolario “Vogueing”. Per la sua performance Babae, Ritter si ispira alla Hexentanz, la danza della strega, noto assolo di Mary Wigman.

Lo spettacolo è uno degli appuntamenti di Steps, Festival della danza del Percento Culturale Migros giunto alla 18a edizione.

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