Teatro

“Peng”, l’atroce metafora della politica

Foto: Manuela Giusto

Giovedì 16 marzo alle ore 20.30 al Teatro Foce il giovane regista Giacomo Bisordi, già assistente alla regia di Milo Rau, Peter Stein e Gabriele Lavia, porta in scena Peng, commedia scritta dal drammaturgo tedesco Marius Von Mayenburg nel 2017 per la Schaubühne di Berlino all’indomani dell’elezione di Donald J. Trump negli Stati Uniti d’America. Cercando di essere fedele alla visione di Mayenburg per cui «il teatro dovrebbe essere un luogo in cui non sentirsi al sicuro», Bisordi costruisce un’atroce metafora politica, un’indagine drammatica sulla nascita di una nuova generazione di uomini forti, leader politici pregni d’amore incondizionato per le proprie nazioni, capaci di dare risposte molto semplici a problemi incredibilmente complessi. Pensato come un adattamento alla realtà italiana della commedia di Mayenburg, lo spettacolo si presenta come un documentario teatrale, con una compagnia di sei attori che vestono i panni di Peng e dei suoi genitori, di un reporter d’assalto e di dieci figure differenti, da una dottoressa fedele a Ippocrate a un’ostetrica narcisista, da un venditore d’armi sfuggito agli anni ‘80 ad una vittima ripetuta di violenza domestica. Una commedia amara, la cui vicenda si snoda tutta intorno alla nascita e alla crescita di un mostruoso arrivista disposto a tutto per raggiungere le vette del potere.

Lo spettacolo è in collaborazione con Centro Artistico MAT. Prevendite su luganolac.ch

In cima