Cinema

FFDUL, la consegna del premio d’onore a Manijeh Hekmat

La decima edizione del Film Festival Diritti Umani Lugano prosegue venerdì 27 ottobre con cinque proiezioni ed altrettanti incontri legati ai temi dei film – in programma al Cinema Corso, ad eccezione della prima svizzera di Campo abierto, prevista al Cinema Iride – per poi concludersi con la Cerimonia di consegna del Premio Diritti Umani per l’Autore 2023 alla regista iraniana Manijeh Hekmat.

Il programma della nona giornata si apre con Hijos del viento di Felipe Monroy (ore 9.30), un documentario ambientato in Colombia: tre madri di giovani assassinati dall’esercito nazionale chiedono verità e giustizia, all’interno di un conflitto che dura da 60 anni. Alla proiezione segue l’incontro Se c’è verità e giustizia, ci sarà pace con Felipe Monroy e Ricardo Torres, filmmaker e docente, moderato dal giornalista Fabrizio Ceppi. In collaborazione con Azione Quaresimale.

Segue, Bigger Than Us (Un mondo insieme) di Flore Vasseur (ore 13.30). La pellicola accompagna la diciottenne indonesiana Melati nel coraggioso mondo dei giovani che si battono contro ogni forma di ingiustizia: contro le crisi migratorie, democratiche e climatiche. Segue l’approfondimento Si tratta del futuro, ma anche del presente con Elettra Bernasconi, giurista e Larissa Bison, attivista di Sciopero per il clima. Modera Laura Dick. In collaborazione con Amnesty International Svizzera e il Festival du Film Vert – Sezione Ticino.

Sarà poi la volta di Jaima di Francesco Pereira (ore 17.30), una produzione svizzera, parte di un progetto, presentato al FFDUL 2022, che ha visto la collaborazione di due scuole di cinema, e che ne ha portato alla realizzazione come cortometraggio di diploma. Il film è stato realizzato dagli studenti del Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive di Locarno e girato nei campi rifugiati Saharawi di Tindouf (Algeria), insieme agli studenti della Escuela Formaciòn Audiovisual; il progetto è stato fortemente voluto dal FFDUL e dai comitati svizzeri per il sostegno al popolo Saharawi insieme a Ader/S. Alla proiezione segue l’incontro Il popolo Saharawi in lotta per la sua autodeterminazione con Francesco Pereira, regista del film; Marco Poloni, Direttore CISA; Brahim Chagaf, già Vicedirettore E.F.A.; Daniele Incalcaterra, tutor del progetto; Oubi Bouchraya, rappresentante Fronte Polisario all’ONU a Ginevra e Lucia Tramèr, giurista e attivista per i Diritti Umani. Modera Roberto Pomari, Presidente del FFDUL.

Sullo schermo del Cinema Iride, andranno invece in scena i paesaggi della steppa della Patagonia, per migliaia di anni casa dei nomadi Günün, con Campo abierto di Alessio De Gottardi, Emanuel Hohl e Matthias Müller Klug (ore 18.30). Il film si interroga e apre a una meditazione sul linguaggio, sul possesso e sul tempo. Segue l’approfondimento Un racconto dalla fine del mondo in cui intervengono Alessio De Gottardi e Matthias Müller Klug, registi del film e membri del collettivo Campo Abierto e Manuel Jäggi, aiuto-regista. Modera il giornalista Fabrizio Ceppi, consulente del festival.

La giornata si conclude con la Cerimonia di consegna del Premio Diritti Umani per l’Autore 2023 alla regista iraniana Manijeh Hekmat. A consegnare il premio, alle ore 20.30 al Cinema Corso, il regista Abbas Amini. Dopo la cerimonia, è prevista la proiezione dell’ultimo film di Hekmat, 19. La pellicola, una prima svizzera, è un viaggio nei ricordi di una pittrice iraniana, in coma dopo essere stata contagiata dal Covid 19: nei suoi ultimi istanti guarda indietro alla sua vita, a quella dei suoi amici e della sua generazione. La serata si conclude con il panel Incontro tra due generazioni di cinema iraniano con Manijeh Hekmat, Abbas Amini, regista di Endless Borders, e il giornalista Ahmad Rafat.

Si ricordano infine gli eventi di Oltre festival: il Caffè dei Diritti nel Quartiere Maghetti (ore 15.30-19.00), che accoglierà Daniele De Biasio, Direttore del Festival Diritti Umani Milano (ore 17) e le mostre Noi e gli Altri – Dai pregiudizi al razzismo e I AM AI di Fabrizio Intonti (ore 10-18). Le visite guidate sono possibili solo su prenotazione: scuole@festivaldirittiumani.ch

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