Nuove tecnologie

Il programma del Premio Möbius 2023

L’immagine di copertina dell’edizione 2023 del Premio Möbius è stata creata utilizzando immagini generate da un’intelligenza artificiale.

È pronta al via la 27a edizione del Premio Möbius Multimedia Lugano, che si svolgerà nell’Auditorium dell’Università della Svizzera italiana di Lugano dal 13 al 14 ottobre 2023, con un’anticipazione alla Biblioteca cantonale di Lugano, giovedì 12 ottobre, con un incontro dedicato alla cancel culture e al politicamente corretto, e con protagonista Costanza Rizzacasa d’Orsogna, scrittrice e giornalista per il Corriere della Sera, dove si occupa di cultura americana. La nuova edizione del Premio Möbius si soffermerà poi su quattro temi – robotica educativa, TikTok, ChatGPT, fusione nucleare – che raccontano un anno digitale ricco di trasformazioni e preoccupazioni, opportunità e spettri, che da temi per specialisti sono entrati improvvisamente al centro del dibattito pubblico. Il programma mira a cercare di fare chiarezza con interventi di esperti di primo piano e protagonisti diretti, mantenendo con i Premi un occhio di riguardo alle storie d’eccellenza che, in Svizzera e nell’area linguistica italiana, hanno saputo sfruttare virtuosamente le opportunità di queste trasformazioni.

Incontri

Il Premio Möbius si aprirà ufficialmente all’USI venerdì 13 ottobre alle ore 14.00, con l’incontro con Francesco Mondada, professore di intelligenza artificiale e di robotica al Politecnico Federale di Losanna, che racconterà il successo di Thymio, il robot made-in-Switzerland progettato per facilitare l’avvicinamento alla programmazione, alla robotica e all’intelligenza artificiale, con un occhio di riguardo per le scuole, ma con strumenti flessibili ed estensivi che lo rendono adatto a tutte le età e i livelli di competenza. Sviluppato in collaborazione tra il Politecnico di Losanna e quello di Zurigo, ha ricevuto ampio supporto da una rete di appassionati che possono liberamente espandere o modificare ogni aspetto del robottino. Thymio è infatti un progetto open source: i diagrammi per ricrearlo e il software necessario a farlo funzionare sono liberamente disponibili a tutti gli interessanti, senza l’imposizione di brevetti che limiterebbero la creatività dei più curiosi.

A seguire, alle ore 15.30, si terrà un dialogo dedicato al potere di TikTok, che vedrà l’inquadramento teorico dei docenti dell’USI Gabriele Balbi, Eleonora Benecchi e Anne-Linda Camerini in presenza dell’influencer Michael Casanova (noto online come Bella Gianda). Tra la naturale curiosità per una piattaforma frequentata soprattutto dai più giovani e le tante preoccupazioni che spaziano dal suo utilizzo come strumento di spionaggio a livello geopolitico al più quotidiano, ma altrettanto nebuloso, mondo delle “challenges”, l’incontro tra chi studia queste piattaforme e chi ne ha fatto un mestiere cercherà di dare risposte su opportunità e rischi di uno dei più grandi social media al mondo.

Chiuderà la giornata, alle ore 17.30, un dibattito dedicato a ChatGPT (moderato dal direttore della Fondazione Möbius Alessio Petralli) tra Claudio Marazzini, storico della lingua e Presidente onorario dell’Accademia della Crusca, e Luca Maria Gambardella, direttore del master in intelligenza artificiale USI e prorettore USI. La diffusione dell’intelligenza artificiale di OpenAI, che in meno di un anno dalla pubblicazione di ChatGPT si può già trovare tra gli articoli di testate online, incorporata nel motore di ricerca di Microsoft Bing, ma anche nascosta tra gli utenti dei social media a commentare o nelle scuole a scrivere i temi, ha attirato molta attenzione. Le sue capacità sono stupefacenti, ma rimangono tante preoccupazioni sui suoi effetti a lungo termine, dall’attendibilità delle informazioni (sono famose le sue frequenti “allucinazioni”) al timore di usi manipolatori, dagli effetti che può avere il suo linguaggio estremamente particolare sul nostro alle influenze che queste IA avanzate avranno su un mondo del lavoro già in crisi.

Il tema dell’intelligenza artificiale ritornerà sabato 14 ottobre alle ore 11.15, con l’intervento di Ambrogio Fasoli, professore di fisica al Politecnico federale di Losanna (EPFL), dove dirige lo Swiss Plasma Center con più di duecento collaboratori, che spiegherà che cos’è la fusione nucleare, la fonte di energia pulita, disponibile per tutti e compatibile con lo sviluppo sostenibile, su cui è concentrato un gigantesco sforzo globale di ricerca e potrà vedere la luce anche grazie alle tecnologie digitali più all’avanguardia come l’IA.

Premi

Sabato 14 ottobre è la giornata dedicata ai premi. Il Grand Prix Möbius Suisse (ore 09.00), in collaborazione con la Fondazione Agire, è quest’anno dedicato all’eccellenza svizzera nell’ambito di “digitale e disabilità” e vedrà in concorso OpenLab Group (Liberty – Robotica, realtà virtuale e intelligenza artificiale per la riabilitazione motoria), LighthouseTech (Lighthouse – Gli occhiali “intelligenti” che vedono per noi) e Genny Factory (Genny Zero – la carrozzina elettrica tra design e micromobilità).

Il Grand Prix Möbius Editoria Mutante (ore 09.45) premia i migliori “laboratori immersivi”: i tre finalisti sono l’Associazione Ticinese Evoluzione Digitale (Ated4special – Il metaverso per insegnare competenze sociali alle persone autistiche), il Politecnico di Milano (Metaverse Marketing Lab – Imparare a comunicare nel metaverso) e PECRO Lab, della Scuola Superiore universitaria Sant’Anna di Pisa (VRescue – Addestramento in VR per il soccorso post-terremoto).

Il Premio Möbius Giovani (ore 10.45), in collaborazione con la SUPSI, vedrà in concorso le narrazioni digitali degli studenti del corso di laurea in comunicazione visiva della SUPSI sul tema “Ti spiego in un video la mia vita digitale”, che raccoglieranno esperienze e riflessioni dei “giovani della rete” su temi come l’amore, l’informazione, l’arte e l’amicizia letti in chiave digitale.

Le cerimonie di premiazione dei tre concorsi si terranno alle ore 12.40-12.50. Sono stati già annunciati i vincitori di due ulteriori premi: il Premio Möbius Speciale (ore 12.25), che verrà consegnato a Carlo Spinedi in rappresentanza dell’Associazione per la storia dell’informatica della Svizzera italiana, esempio virtuoso di preservazione, valorizzazione e divulgazione di una parte fondamentale della storia recente della Svizzera italiana; e il Premio Möbius per l’intelligenza artificiale al servizio della società (ore 12.50), che sarà attribuito a Roberto Viola, Direttore Generale per le politiche digitali della Commissione europea (DG Connect), quale riconoscimento del ruolo globale di apripista che l’Unione Europea sta assumendo nella regolamentazione delle nuove tecnologie, intelligenza artificiale in testa. I due premi saranno consegnati, rispettivamente, da Emanuele Carpanzano e da Luca Maria Gambardella.

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